giovedì 26 agosto 2010

Attacco a Haltestelle - Turni tre, quattro e cinque

Eccoci al finale, dove il destino di Haltestelle viene infine deciso (ma non ancora svelato).

Nel terzo turno esce il secondo Scorpione, che carica subito il Trabucco Bretoniano, purtroppo non abbiamo altre cariche da dichiarare, i nostri picchiatori sono impegnati, troppo lontani o dentro le case, e quindi passiamo direttamente al movimento. I Cavalieri si spostano da davanti alla torre, preparandosi a caricare i popolani che da inizio partita li infastidiscono con le loro esili frecce. I Carri si piazzano davanti ai Cavalieri del Regno appena entrati, con la speranza che sfondino verso i picchieri... E li avevo dipinti apposta...
La fase di magia vede finalmente partire l'Arca delle Anime, che sparge il suo carico di morte sul campo di battaglia, uccidendo l'Ingegnere piccionato, anche se la vittima più importante è un Cavaliere su Pegaso. Anche tre serventi del trabucco impegnato in combattimento con lo Scorpione vengono devastati dall'incanto, lasciando il solitario servente a fronteggiare la creatura mostruosa.

Da Attacco a Haltestelle

Nella fase di tiro continua lo stillicidio contro i popolani, che non solo subiscono il tiro delle frecce senza troppo penare, ma riescono a far deviare di nuovo le teste infuocate della gettateschi sui Picchieri Imperiali, i quali stufi di fare da magneti per il tiro fuggono, attraversando la torre e i cavalieri, lasciando un paio di uomini dietro. Le Staffette riescono a infliggere qualche perdita agli Arcieri, che stavolta tengono botta.
La fase di combattimento è brutale. Il buon Richard coadiuvato dai Cavalieri del Graal spazza via i restanti flagellanti, mentre Lothar riesce a eliminare l'ultimo Cavaliere su Pegaso. Lo Scorpione ovviamente elimina l'ultimo servente del Trabucco.

Avendo evidentemente deciso che si era aspettato anche troppo i nostri avversari dichiarano una serie di cariche non indifferente. Richard, per se gravemente ferito carica Lothar in singolar tenzone, i Cavalieri del Regno caricano i Carri, i Flagellanti caricano i Coscritti e anche Fabian si invola verso i Coscritti, a dare un supporto forse eccessivo alla mischia. Infine I Cavalieri del Graal caricano gli Arcieri nella palude, perdendo un cavaliere a causa del test per il terreno pericoloso.
La fase di Magia viene di nuovo bloccata, tranne la preghiera del Prete che cura la Dama ferita.
La fase di tiro è ormai ridotto all'osso, in compenso lo sforzo congiunto di Cannoni, Archibugieri e Arcieri uccidono un Cavaliere della Cerchia Interna, e gli Arcieri si vendicano spazzando via le Staffette.
Il combattimento vede i Cavalieri del Regno spazzare via i miei poveri (e sottolineo, appena dipinti) Carri, riescono però a mantenere il controllo e si dirigono spavaldi verso l'Arca. I Flagellanti fanno macello dei coscritti, che fuggono velocemente fuori dal tavolo, inseguiti dai Flagellanti mentre Fabian decide di reggere il fronte. L'unità di Arcieri viene smezzata (erano 30! TRENTA!) mentre tutti gli occhi sono puntati sullo scontro tra i Generali, Richard effettua una grandinata di attacchi, ma non riesce a penetrare le difese di Lothar, che invece riesce a infliggere il colpo fatale al nemico.

Da Attacco a Haltestelle

Nel quarto turno siamo rinfrancati dalla possibilità di chiudere i conti, i Cavalieri caricano i Picchieri, contando di distruggerli e di far fuggire i Popolani. Lothar carica il retro dell'unità di Armigeri. Nella fase di movimento faccio uscire le Guardie dalla case, puntando al colpaccio nella fase magica, e avanzo gli arcieri per farli entrare nella Torre.
Il colpaccio arriva, grazie agli incanti del Re faccio caricare ad Akenon e alle Guardie il buon Fabian sul suo pennuto destriero, mentre con il resto mi ingegno di riportare in vita scheletri.
La fase di tiro è tristemente priva di bersagli, mentre la fase di combattimento non è priva di soddisfazioni. Akenon lancia la sua sfida, accolta da Fabian con una certa ritrosia, e infatti il nobile viene Ferito dall'antica lama del Re, mentre i colpi che infligge alla vetusta mummia vengono magicamente deflessi, uno con il nobile sacrificio di una Guardia (oh beh, morta per morta...). Vedendo le brutte Fabian fugge, purtroppo non riesco a raggiungerlo. Per non essere da meno anche Lothar lancia la sfida, considerando che nell'unità c'era un Cavaliere Bretone, un Prete Guerriero e una Dama i potenziali non sarebbero mancati... Alla fine di una penosa conta tra gli "eroi" è il Prete che accetta la sfida, e viene fatto a pezzi dal Grifone. Gli Armigeri però reggono, pur non riuscendo a riorganizzarsi. I Picchieri vengono uccisi uno a uno, ma i popolani, dimostrando ancora una volta il valore degli uomini di Bretonnia, non fuggono.

La situazione è brutta, ma i nostri avversari non si scoraggiano. I Cavalieri del Regno caricano l'Arca.
I Flagellanti tornano sul tavolo, guardando malissimo le mie Guardie, mentre altre unità si avvicinano al centro Ormai non c'è più fase magica, mentre la fase di Tiro è ininfluente.
Nei combattimenti seguenti, contrariamente a tutte le aspettative, l'Arca riesce a sopravvivere, mentre gli Arcieri subiscono ancora la furia dei Cavalieri del Graal, che spazzano finalmente via l'unità.

Da Attacco a Haltestelle

Ultimo turno di una partita lunghissima ed estremamente combattuta, decidiamo di non caricare con le Guardie per tentare di recuperare in fase magica. Nei movimenti tento l'allungo per raggiungere la Torre, ma non basta.
La fase di Magia viene efficacemente contrastata, impedendoci di raggiungere magicamente gli agognati edifici, riesco però a curare l'Arca. La fase di tiro vede i cannoni bersagliare i flaggellanti spazzandone via una decina, ma non tutti purtroppo...
La fase di combattimento vede Lothar sconfiggere e disperdere gli Armigeri, i Cavalieri del Graal spazzare via gli Arcieri e il Sacerdote Liche, e di nuovo, incredibilmente, l'Arca sopravvive allo scontro!

Decisi a vendere carissima la pelle i Cavalieri del Graal caricano Lothar, anche se nel farlo perdono un'altro uomo nella palude. I Fanatici si gettano sulle Guardie, i Flagelli fanno scempio dei miei soldati scelti, ma la risposta pareggia un pò i conti, pur non liberando le guardie. Lothar, ferito e stanco dalla pugna lancia l'ennesima sfida, certo che il Paladino con lo Stendardo da Battaglia l'avrebbe accettata... invece il prode Bretoniano manda un Cavaliere del Graal al suo posto, che viene giustamente macellato dal Grifone. Purtroppo l'impeto della Carica è troppo per Lothar, che deve fuggire dalla pugna, involandosi dove le lance dei Cavalieri del Graal non possono raggiungerlo. L'Arca questa volta non ripete il miracolo, e si dissolve sotto i colpi degli zoccoli del cavalli Bretoniani.
Inoltre nella precedente fase di movimento alcuni coscritti erano entrati nella Casa, guadagnando punti preziosi...

A questo punto, vista anche l'ora, decidiamo di smettere... la situazione è chiara, solo Akenon è rimasto in piedi a rivendicare il premio che Haltestelle rappresenta...
Una veloce conta dei punti ci conferma la vittoria della fazione Impero-Khemri, anche se con un margine non certo enorme, solo 289 punti, indice di una partita che è rimasta in equilibrio fino alla fine, e che per poco non è finita diversamente.

A presto per sapere il fato di Haltestelle...

martedì 24 agosto 2010

Attacco a Haltestelle - Turni uno e due

Dopo lo schieramento ecco la pugna!
Come prima cosa i movimenti di Avanguardia, i Carri del Re e le staffette si muovono in avanti per chiudere il passaggio agli arcieri bretoniani, pronti a sforacchiarli e o caricarli. Col senno di poi avremmo dovuto invertire le posizioni dei due, poi vedrete perché.

La partita comincia con gli uomini di Fabian Van der Kloster che guardano sbigottiti i loro alleati Bretoniani smontare da cavallo, inginocchiarsi e pregare la Dama. Questo ritardo fa si che l'iniziativa vada automaticamente in mano alla fazione Impero-Khemri, non ci facciamo certo scrupoli e cominciamo a dichiarare cariche! I Cavalieri caricano la Torre, Akenon con le Guardie la Casa piccola. Dopo averci riflettuto un pò decidiamo di non caricare con i Carri per permettere agli Archibugi a ripetizione delle staffette di sforacchiarli per bene. Negli altri movimenti spostiamo leggermente avanti il fianco destro, porto la Cavalleria leggera a far da esca ai Cavalieri Erranti, mentre i Fanatici si preparano a colpirli quando arrivano. 
Gli altri movimenti vedono Lothar avanzare spavaldamente verso la Cappella del Graal, e un piccolo assestamento degli altri reggimenti.
La fase magica viene tranquillamente bloccata dalla Dama bretoniana, che da sola disperde praticamente tutto...
La fase di tiro si rivela devastante, col primo colpo di Gettateschi che mira ai popolani, devia sugli Spadaccini, fa una perdita, testa il morale, fallisce e fugge fuori dal tavolo portandosi appresso il Mago del Metallo. Le staffette sforacchiano gli arcieri popolani, che fuggono lungo il bordo del tavolo verso gli erranti. Se avessimo invertito le posizioni Staffette-Carri la fuga sarebbe stata verso il bordo del tavolo, e conseguente distruzione dell'unità... Pazienza.

Da Attacco a Haltestelle

Nei combattimenti i Cavalieri distruggono tutti gli Archibugieri, mentre il prode Akenon e le rinomate Guardie del Sepolcro non riescono ad abbattere dieci Arcieri, due sopravvivono e tengono botta, esponendo le Guardie alla vecchia Betsy...


Da Attacco a Haltestelle

Il turno passa alla fazione a noi avversa, i Cavalieri Erranti decidono di caricare la Cavalleria leggera  non morta attraversando il bosco, un giovane nobile viene sbalzato dalla sella mentre attraversa la selva. Altre cariche non ce ne sono, a seguire una generale avanzata che porta un pò di unità pericolose in raggio.
Durante la fase magica la Dama vedendo i Cavalieri Erranti in combattimento decide di lanciare Muro di Rovi sull'unità, distruggendo completamente i sopravvalutati Cavalleggeri... i giovani nobili, improvvisamente senza nemici si trovano fermi in mezzo al nulla, con i fanatici sbavanti sul fianco...
La fase di tiro vede Betsy sforacchiare qualche Guardia, i Cannoni fare tanto rumore ma pochi fatti e i trabucchi tentare tiri indiretti che non riescono a essere troppo incisivi. Archibugieri e Balestrieri e Arcieri non vanno molto meglio, concentrano il fuoco sui Cavalieri Templari che resistono (ridendo) a tutto quello che gli si scaglia contro. Molto meglio il piccione dell'Ingegnere (niente battute!) che esplode sulle staffette uccidendone tre.
La fase di combattimento è tristemente (per i nostri avversari) assente...

Il secondo Turno vede arrivare il primo Scorpione, che pensa bene di sbagliare strada e appare nell'angolo opposto del tavolo (di fatto fuori partita). La fase di movimento comincia con la scena più bella di tutta la partita. Lothar Von Ein sprona il suo Grifone, scavalca la Cappella del Graal e si invola in duello aereo contro i Cavalieri su Pegaso Bretoniani. Lo scontro successivo vede cadere un Cavaliere, ma gli altri vincono la paura e restano sul posto.
I Fanatici caricano i Cavalieri del Regno, e Akenon con le Guardie tentano di nuovo l'assalto alla casa...
La fase magica viene ottimamente contenuta (di nuovo) e a parte qualche salva di frecce che uccide qualche popolano, per il resto nulla di eclatante.
La fase di Tiro vede le Gettateschi concentrarsi sui fanatici avversari, e l'effetto è ragguardevole, 16 matti furiosi se ne tornano nella scatola! Il resto del tiro causa poche perdite in giro. Molto divertente il fatto che un tiro sui popolani devia di nuovo sulle truppe imperiali, che però questa volta reggono.
La fase di combattimento vede finalmente le Guardie conquistare la casa (e ci mancava che non ci riuscivano!) mentre i flagellanti mandano in fuga i Cavalieri Erranti, che vengono raggiunti e distrutti, lo sfondamento porta i Flaggellanti a impattare nientepopodimeno che Richard, il quale ne massacra qualcuno ma subisce due incredibili ferite! Nel frattempo continua lo scontro aereo tra i Pegasi e Lothar, il quale ferisce e vede il suo amato Grifone subire una ferita, alla fine restano impegnati in combattimento.

Da Attacco a Haltestelle
I nostri avversari non si fanno intimidire (beh un pochino magari), per prima cosa i cavalieri del Graal vengono in soccorso del loro Generale caricando i Flagellanti. Altre cariche non ve ne sono, e negli altri movimenti i Cavalieri del Regno tenuti in riserva arrivano nel punto migliore possibile, minacciando pesantamente il fianco destro.
Nella fase magica facciamo l'impossibile per evitare che la Dama usi la sfera della vita per ripristinare le ferite di Richard, riusciamo nell'intento ma dobbiamo bruciare anche una pergamena...
La fase di Tiro vede alcune perdite sparse, con nostro piacere il cannone si blocca mentre Betsy vomita fuoco sulla casa sforacchiando altre Guardie.
Nel combattimento i colpi del Graal e di Richard riducono i Flagellanti ma non riescono a spazzarli via, purtroppo i pochi attacchi in risposta non riescono a ferire nulla. Prosegue il combattimento di Lothar con i Pegasi, ma ancora non si riesce a risolvere nulla...

Per ora è tutto, a presto per la conclusione!

Attacco a Haltestelle - Schieramento

Avrei voluto fare un bel Battle Report, con i dettagli di tutto quello che sarebbe successo... Ma per farlo avrei avuto bisogno del dono dell'ubiquità, che purtroppo non posso annoverare tra le mie già poche virtù...
A mia discolpa la mole della battaglia era notevole, e benché tutti i partecipanti ci hanno messo l'impegno ci siamo trovati spesso a guardare il manuale. Beh a onor del vero la prima domanda della giornata è stata "come funziona la Carica?"... Ammetto che in quel momento ho avuto un piccolo mancamento, ma alla fine è andato tutto bene.
Quindi ecco una piccola serie di articoli in cui cercherò di riassumere i fatti, iniziando dallo schieramento:

Da Attacco a Haltestelle

La prima cosa che è uscita fuori è che rispetto alla mappa gli elementi scenici erano un bel po' più grandi, quindi ci siamo trovati a stare strettini... non lo giudico un male visto che ha portato subito nel vivo la situazione!
Lo schieramento è stato, grossomodo, questo:

Per la fazione Impero-Khemri, da sinistra a destra, un reggimento di Coscritti, le Guardie del Sepolcro con il Re Akenon l'Antico, un Gigante che ha gentilmente fatto da Gettateschi, Arcieri Scheletri dietro ai Cavalieri Templari con dentro un Prete Guerriero, al riparo dietro il cerchio magico due Grandi Cannoni con l'Architetto (sarebbe Ingegnere, ma un errore di pronuncia a inizio partita lo ha segnato!), a seguire un reggimento di Archibugieri con dentro un Mago del Metallo di secondo livello, le Grandispade con un Capitano e i Picchieri. All'interno della palude di Sangue un'altro reggimento di Scheletri Arcieri, accanto a loro i Cavalleggeri non morti, i Fanatici Imperiali, i Carri non morti e le Staffette. Sulla collina, a far bella mostra di sè l'Arca delle Anime, la seconda Gettateschi e poco dietro il Generale dell'Impero Lothar Von Ein, gloriosamente assiso sul suo Grifone Imperiale. Fuori dal tavolo due Scorpioni pronti a entrare da sottoterra e a far sfacelo di macchine da Guerra.

Da Attacco a Haltestelle

Per la fazione Impero-Bretonnia, sempre da sinistra a destra, la vecchia Betsy, aka Tuono d'Inferno, orgogliosamente avanti a dispetto della sua fragile natura, più indietro sulla collina un grande cannone imperiale. Attorno alla casa grande abbiamo una Milizia, le Grandispade, gli Archibugieri e i Balestrieri, con alle spalle Fabian Van der Kloster in sella al suo Pegaso Imperiale. Di fianco alla casa grande i Fanatici, all'interno della casa grande altri Archibugeri, nella casa piccola un piccolo gruppo di Arcieri. Più dietro, accanto alla Pietravia Elfica un Mortaio Imperiale ha gentilmente svolto il ruolo di Trabucco Bretoniano. Oltre il fiume, nella torre abbiamo ancora altri Archibugieri (mi sa che c'era una svendita...) mentre dentro al cortile degli agguerritissimi Picchieri. Dietro la torre avevano piazzato i paletti dei popolani arcieri, affiancati da una unità immensa (40!) di Armigeri potenziati da un cavaliere, una dama e da un prete Sigmarita. Dietro di loro i santi Cavalieri del Graal, i Pegasi Bretoniani, e il Trabucco erano schierati attorno al loro Signore Richard de Martigny-Beausoleil in sella al suo fido Pegaso Imperiale. Dietro loro, accanto al fiume, una grossa unità di Spadaccini con dentro un Mago del Metallo del secondo livello. Infine un reggimento di giovani Cavalieri Erranti e una grossa unità di popolani arcieri a chiudere lo schieramento. Fuori dal tavolo, in attesa di entrare come riserva un unità di Cavalieri del Regno.

Da Attacco a Haltestelle

Purtroppo la maggior parte delle unità non erano dipinte, ma posso assicurare che il colpo d'occhio è stato veramente spettacolare, per tutta la partita.

domenica 22 agosto 2010

Attacco a Haltestelle - La Mappa

Le terre che circondano il piccolo avamposto di Haltestelle sono particolarmente ricche di attrazioni, come attesta questo scritto trovato in una chiesa Sigmarita, lo sconosciuto autore probabilmente aveva lasciato queste indicazioni per i pellegrini della che si fossero trovati a visitare il piccolo borgo.

"Il villaggio di Haltestelle è un piccolo avamposto, creato al tempo delle crociate quando i Cavalieri Bretoniani tornavano alle loro case, è stato annesso all'Impero pochi anni dopo la sua fondazione. Oggi è un luogo abitato dai discendenti di quanti si fermarono lì, ci sono poche grandi case comuni lungo il fiume, principalmente vicino al ponte che lo attraversa. Il fiume è troppo basso, non permette la navigazione, ma è ricco di pesci e un uomo adulto può attraversarlo a piedi senza eccessive difficoltà. Una torre di Guardia si erge oltre il fiume, la struttura è vecchia e risente della scarsa manutenzione.

A Nord del paese, lungo il fiume, ho trovato i resti della civiltà Elfica, una Pietravia segna questo luogo. Quando vedo questi resti non posso fare a meno di chiedermi quanta parte del mondo consideravano come proprio in tempo antichi. A ovest della Pietravia vi è una dolce collina, che i giovani del villaggio frequentano quando iniziano a sentire la necessità di appartarsi con i coetani di diverso sesso.
A sud della collina vi è una macchia boscosa, non vi sono entrato ma pare che occasionalmente gli uomini del villaggio ne abbattano un'albero sul limitare, ma solo per le emergenze.

Un'altra foresta, a nord-ovest rispetto al villaggio, oltre il fiume si erge minacciosa. Anche qui ho preferito non addentrarmi, Sigmar solo sà cosa si nasconde tra quelle fronde ombrose. Andando ancora a Ovest si vede la prova più eclatante del passaggio dei Cavalieri, una Cappella del Graal in ottime condizioni. Pur non condividendo la loro fede ho tratto un certo sollievo dalla presenza di un luogo di culto. La Cappella è alle pendici di una collina dalla cui sommità si gode di un'ottima visuale, e su cui mi sono spesso attardato prima di andare a vedere con i miei occhi.

Poco a est rispetto alla collina vi è una polla fangosa, il liquido a prima vista appare fetido e malsano, ma questo è un'errore. Se ci si immerge si viene rinvigoriti dal tepore, non sò quale fuoco arde sottoterra e tiene caldo il fango, ma quando se ne esce si sente di avere qualche anno di meno sulla schiena. Mi permetto di suggerire a quanti vogliano beneficiare delle proprietà terapeutiche della polla di entrarci con estrema cautela, il terreno è scivoloso e pieno di sassi.

Andando ancora verso est, come a tornare al villaggio, mi sono imbattuto nei resti di un vetusto cerchio di pietre. Tale struttura mi è parsa estremamente antica, probabilmente risale ai tempi delle tribù, quando si erigevano simili strutture per difendersi dalle magie malvage.

Spero che queste note siano utili per quanti si avventurino in quella zona dell'Impero, ho vergato una mappa approssimativa della zona a beneficio dei viaggiatori."

Da Attacco a Haltestelle

sabato 21 agosto 2010

Attacco a Haltestelle - Prologo 2

Con mia grande gioia il prode Bretoniano ha voluto mandarmi il prologo dal suo punto di vista, e quindi vado a pubblicarlo qui per completezza:

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I suoni dell'accampamento giungevano ovattati all'interno della tenda.

Il vento del mattino increspava le pareti di tela, rammentandogli il suono delle onde che lo separavano da quella che da sempre era la sua vera casa. Richard de Martigny-Beausoleil, bretonniano nato e cresciuto lontano da Bretonnia, signore di Rochebrune, piccola città quasi ignota e spersa nel bel mezzo dei Principati di Confine, si rigirava nella sua brandina da campo, godendosi la frescura del mattino e pensando alla sua rocca, frutto delle conquiste operate secoli prima da alcuni cavalieri senza terra.
E adesso era lì, così vicino al suolo di quella che sarebbe dovuta essere la sua Bretonnia - e che per lui invece era solo un altro nome sulle cartine del Vecchio Mondo - e al tempo stesso così lontano da Rochebrune, quel piccolo castello sorto sulle desolate pianure dell'Est e bagnato da un piccolo fiume, la Roselle.
Richard amava le prime ore del mattino, così tanto che raramente indugiava a letto dopo l'alba. Nella tenda - e soprattutto nel suo stomaco - giacevano ancora i resti del banchetto in onore della Dama che si era tenuto la sera prima, con tutti i suoi cavalieri. Nella sua mente si agitavano i pensieri su ciò che sarebbe successo nelle prossime giornate.
"Al Risahr si è svegliato?", chiese una voce dal di fuori. Come ogni mattina, il bretonniano rispose spostandosi su di un fianco.
"Entra, Rashid."
Rashid entrò. Il servitore, natìo dei Principati di Confine, indossava dei pantaloni grigi ed una morbida tunica di seta rossa, che spiccava nettamente con il colorito scuro della sua pelle. Scostando i tendeggi, entrò con in mano un vassoio che conteneva un recipiente fumante ed una tazza in rame brunito. Il profumo del kadeh, la nera bevanda più diffusa in quella zona dei Principati, invase la tenda.
Rashid la versò nella tazza e la offrì al suo signore. "Voglio sperare che i miei cari amici si siano ripresi dal banchetto di ieri sera," disse Richard, sorseggiando l'infuso bollente.
"I cavalieri dalla pelle chiara non reggono molto bene la birra di queste terre, Al Risahr. Ma saranno pronti per la battaglia... come lo sono sempre."
"La battaglia che danno ormai per scontata... E gli emissari di van der Kloster? Sono già arrivati?".
"Non ancora, Al Risahr. Ma ormai non siamo lontani da Haltestelle e dubito che passerà molto tempo prima di vedere gli stendardi di Marienburg."
Un altro sorso di kadeh, un'altra silenziosa imprecazione. Gli stendardi di Marienburg all'orizzonte significavano una sola cosa: le voci su di una possibile invasione imperiale ai danni di Haltestelle, un villaggio della provincia indipendente di Marienburg, erano vere. D'altronde, i van der Kloster, la famiglia ai quali apparteneva Haltestelle, erano gente orgogliosa e difficilmente si sarebbero rivolti ai loro parenti bretonniani in cerca di aiuto, a meno che
quell'aiuto non fosse assolutamente necessario.
"Haltestelle chiama e Bretonnia risponde," commentò. "O meglio, i figli illegittimi di Bretonnia rispondono. Francamente, Rashid, non so cosa abbiamo da guadagnare impegnando le nostre misere forze in una spedizione così pericolosa e così lontana dalle nostre case." 


"Se è la sincerità che vuoi, Al Risahr, io te la darò. Noi abbiamo risposto alla chiamata di tuo zio, il signore di La Villette, per due motivi. Il primo, che io non comprendo, è difendere il santuario della vostra Dama, che si trova vicino ad Haltestelle."

"E il secondo motivo, quello che tu riesci a comprendere?"
"Accorrendo in soccorso di un vicino alleato, Al Risahr, tu dimostrerai la forza dei nostri uomini ottenendo la generosa gratitudine dei mercanti di Marienburg e forse l'amicizia di qualche duca di Bretonnia che si accorgerà dell'importanza di Rochebrune e ci aiuterà a difendere meglio le nostre case. Questo è quello che abbiamo da guadagnare."
Richard si alzò a sedere sul letto e sorrise. "Mi sembra di sentir parlare Bénédicte...".
"La tua donna è saggia, Al Risahr. Saggia come deve essere la signora della nostra città."
"La sua saggezza a volte è seccante, ma raramente cade in errore. Quindi, non deludiamo le sue aspettative. Quando arriverà il messo di van der Kloster tirerò un po' sul prezzo, ma la decisione è ormai presa: combatteremo per difendere Haltestelle, contro qualsiasi cosa ci piomberà contro.


"Rashid abbozzò un mezzo inchino, in segno di rispetto. "Sia come vuole Al Risahr. Dirò una preghiera agli dei, poichè dovremo affrontare un antico nemico della mia gente, mostri che la stessa morte ha rifiutato di cogliere."

"Ne avremo bisogno, amico mio. Avremo bisogno dell'aiuto di ogni dio, creatura, soldato o animale contro quegli abomini..." Un rumore lo interruppe, un brontolio sordo che proveniva da sotto la brandina. Il suo cucciolo si era svegliato. "Ah, a proposito, hai portatoi la colazione di Fergris?"
Al solo sentire queste parole, il giovane gatto-lince di Richard si stiracchiò e si concesse per una carezza del suo padrone. Rashid porse al suo signore il sacchetto contenente della carne secca che pendeva dalla sua cintura, e per tutta risposta Fergris - un ammasso di pelo, artigli e zanne grande quanto un cane di media taglia e del colore
dell'acciaio - gli si strusciò sulle gambe. Non appena Richard estrasse il primo brandello di carne, Fergris tornò
da lui in paziente attesa della sua colazione.
"Mangia, piccolo. Domani andiamo a caccia."


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Attacco a Haltestelle - Lo Scenario

Lo scenario come ho detto rappresenta una incursione del Generale dell'Impero Lothar Von Ein ai danni del piccolo villaggio di Haltestelle, nella provincia di Marienburg. Il Villaggio fu fondato dai Cavalieri Bretoniani al ritorno dalle Crociate, nel tempo fu annesso all'Impero, e ora è governato dal Conte Fabian van der Kloster. Lothar non attacca però da solo, ha convinto Akenon l'Antico a schierare al suo fianco la sua schiera di non morti con la promessa di restituire delle relique che furono trafugate al tempo delle crociate. La fortuna però non ha abbandonato Fabian, il quale scoperte le navi dei non morti in viaggio ha immediatamente mandato dei messi nella vicina Bretonnia in cerca di aiuto, una richiesta a cui ha risposto Barone Richard de Martigny-Beausoleil, che da lungo tempo cercava l'occasione di scendere in battaglia per mostrare il proprio valore agli occhi della Dama, e per difendere una cappella del Graal costruita nei pressi del paese.

Da Attacco a Haltestelle
Schieramento:
Lo schieramento avverrà lungo le diagonali, ci saranno 12" di distanza minima tra i due schieramenti, ergo si può iniziare abbastanza vicini da caricare al primo turno.

La fazione Impero-Bretonnia sceglie fino a quattro unità che possono essere schierate negli edifici (due nelle case, una nella torre e una nel cortile). Queste rappresentano le unità che difendono il villaggio. Queste unità devono essere prese dalla lista dell'Impero, possono includere personaggi e possono essere Macchine da Guerra, ma queste ultime possono essere schierate solo nella Torre o nel Cortile.

I giocatori mettono da parte gli esploratori e le unità che desiderano tenere in riserva, quindi CONTEMPORANEAMENTE schierano tutte le restanti unità, la fazione Impero Bretonnia nel lato Nord e la fazione Impero Khemri nel lato Sud. Fatto ciò si schierano gli esploratori e si fanno i movimenti di avanguardia. 

L'iniziativa è determinata tirando un dado, con 1-5 inizia la fazione che ha terminato di schierare per prima La fazione che completa per prima lo schieramento ha il primo turno. (Nota bene che in teoria i Difensori dovrebbero essere avvantaggiati dal fatto di aver già schierato qualcosa nelle case), con 6 inizia l'altra.

Regole Speciali:
Questa è casa mia: A inizio partita, prima di schierare i difensori tirano per vedere cosa sono le foreste e il fiume, e lo segnano a parte. Quando gli attaccanti entrano in questi elementi i difensori devono rivelargli cosa sono.

Durata:
La partita dura 6 Turni o al massimo fino alle 19.00 

Condizioni di Vittoria:
Si usano i punti vittoria in più ogni casa vale 200 PV, e 300 PV la Torre (il Cortile non conta). La Cappella del Graal vale 300 punti.

venerdì 20 agosto 2010

Attacco a Haltestelle - Prologo

Ho accennato nel post precedente a una partita per cui ci stiamo preparando da un po'. E' una partita a quattro giocatori, ma la cosa più bella è che nell'organizzarla è sbocciata una storia, che si concretizzerà sul campo da battaglia. Badate, non ho nulla contro una battaglia fine a se stessa, ma una battaglia in cui i generali hanno un nome, le unità sono caratterizzate da degli aneddoti, i luoghi hanno dei nomi... beh è la stessa differenza tra il condire o meno il cibo. Quello che segue è il prologo a questa battaglia, nei prossimi giorni metterò le altre informazioni (scenario, mappa) e farò il possibile per fare un resoconto dettagliato della battaglia.

A voi.

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Il messo imperiale era visibilmente agitato.
L'uomo era al centro di una vasta sala, ma le dimensioni non servivano ad attutire la sensazione di oppressione.
Si guardò attorno nervosamente, nei muri c'erano delle alcove in cui intravedeva delle statue inquietanti, colossi alti il doppio di un uomo con le fattezze degli animali del deserto, impugnavano enormi armi tirate a lucido, che sembravano tutt'altro che decorative.

Deglutendo si disse che non doveva temere, era un messaggero, e anche in queste terre dimenticate da Sigmar era al sicuro.
O almeno questo si ripeteva mentre attendeva all'interno del Sepolcro del Re non morto Akenon, a cui aveva riportato la proposta del suo Signore.

La grande porta in fondo alla sala si aprì quel tanto che bastava a far passare l'esile figura del Sacerdote Liche che aveva tradotto la sua proposta all'imponente figura del Re. Un paio di volte il Messo credette di essere preda di uno scherzo di pessimo gusto, il Re era una mummia immobile, e solo quando i suoi occhi brillarono di una luce empia e comandò che aspettasse fuori la sua decisione capì che quell'essere non solo era vivo, ma anche molto pericoloso.

Il sacerdote si avvicinò, l'odore di incenso mascherava un vago odore di cadavere. Per un attimo il messo si chiese quanti anni avesse la vetusta creatura, ma decise che era una curiosità che poteva tenersi per se.
Il Sacerdote parlò, con voce stranamente morbida.


"Il mio Sire, Akenon l'Antico, Signore delle Dune Incandescenti, Custode dei sacri Canopi e Flagello dei Pelleverde ritiene che la proposta del tuo padrone sia interessante."


Il messo riprese colore.

"Quindi accetta di portare le sue armate al fianco di quelle del mio Signore per conquistare il villaggio di Haltestelle?"
 

"Egli ha dato disposizioni di preparare le sue armate. Mentre parliamo i canti dei sacerdoti si sono levati, e le armate immortali si stanno destando. Egli però avverte, se il tuo padrone medita di ingannarlo la sua vendetta sarà implacabile."

"Il mio Signore, Lothar Von Ein è un uomo d'onore. Egli ha visto con i suoi occhi le reliquie del vostro popolo nel museo di Haltestelle, ed è pronto a restituirvele non appena avrà il controllo della città."

"Sarà bene che sia così. Egli vuole anche vendicarsi dei Cavalieri vestiti d'acciaio che secoli fa depredarono le tombe dei suoi antenati."

"Non deve temere, in questo periodo il conte Fabian van der Kloster riceve le delegazioni dei Cavalieri di Bretonnia, con cui ha lontani legami di parentela. Il tuo Sire avrà ampia possibilità di vendicare il torto subito."

"Così sia detto, così sia fatto."
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Re Dei Sepolcri - I Carri del Re

Quando inizia la mia armata di Re dei Sepolcri, un sei/sette anni fa, una delle prime cose che montai furono i carri, peccato che come avrete forse notato nelle foto delle battaglie non montai mai gli aurighi. O meglio, ne montai due che dipinsi malissimo, e che quindi non misi mai a posto. 

D'altronde i carri così andavano bene, c'era altro da dipingere, le cavallette... E da allora ho sempre usato i carri come si vedono qui, senza aurighi, o meglio come solevo dire con gli Aurighi Fantasmi, creando a volte anche una comprensibile confusione visto il mio esercito.

Da Giocando 2010

Quanto sbagliavo... in previsione di una partita futura ho voluto mettermi di buzzo buono a dipingere gli aurighi, per ora ho completato un Carro e il risultato è tale da farmi rimpiangere tutte le volte che ho temporeggiato...


Ovviamente la differenza di età dei pezzi si vede, ma l'effetto è completamente diverso. Presto completerò l'unità, ovviamente non farò in tempo ad avere tutto dipinto per bene per la partita, ma almeno i Carri saranno finalmente completi...


Da Re dei Sepolcri

Diario di Gioco 58

A volte bisogna rivedere i propri giudizi, e questo mi è successo, almeno parzialmente, con Shadows over Camelot. In questo gioco cooperativo ogni giocatore interpreta un cavaliere della tavola rotonda, e deve, assieme agli altri, affrontare varie missioni per la salvezza di Camelot, missioni che consistono nel recuperare il Graal, l'Excalibur, l'Armatura di Lancillotto, respingere Pitti e Sassoni, sconfiggere il Cavaliere Nero, e distruggere le catapulte che assediano Camelot...

Da Giocando 2010

Il gioco di per se non sarebbe nemmeno malaccio, ma è ripetitivo e poco stimolante, nelle prime partite vieni sconfitto dal tabellone, poi capisci la strategia migliore e vinci sempre, in malo modo.
Questo lo pensavo prima di giocarlo con l'espansione Merlin's Company, che aggiunge un po' di pepe al gioco con il simpatico vecchietto e una serie di nuove difficoltà.
Il giudizio lo rivedo parzialmente perché non sono ancora convinto che il giochi migliori abbastanza da meritare, purtuttavia quando capiterà lo riproverò per decidere una volta per tutte.


Da Giocando 2010

mercoledì 18 agosto 2010

Muretti 2 - La Pittura

Protagonisti assoluti di questo periodo gli ostacoli, e nello specifico i muretti, a cui è stata data la sabbietta e una mano di nero spray.

Per iniziare con un pennello grande ho dato a pennello asciutto ma non troppo il colore base, un grigio medio, e a seguire una mano più leggera di un grigio chiaro leggermente azzurrato.


Da Ostacoli

Dopo aver dato i grigi a tutti i muretti sono passato alla base, realizzata semplicemente con una base di marrone e a seguire una schiarita a pennello asciutto con un marrone più chiaro. A questo punto ho preso un verde muschio, e l'ho passato dove il mattone incontra la terra, e sulle "macchie" di sabbietta che si era depositata sul muro, a simulare del muschio cresciuto lungo il muro.


Da Ostacoli


Per completare il tutto manca solo un passaggio. Con un po' di vinavil ho applicato delle chiazze di erbetta, che oltre a fare un effetto gradevole hanno coperto alcuni peccatucci, come i punti in cui la colla non ha retto e la sabbietta si è scrostata.


Da Ostacoli

giovedì 12 agosto 2010

Diario di Gioco 57

Dopo tanto guerreggiare con i pupazzi cosa c'è di meglio che guerreggiare con le carte?
Nello specifico ho provato Summoner Wars, un gioco di cui avevo sentito parlare bene e di cui mi sento di esprimere un voto piuttosto positivo.

Da Giocando 2010

Il gioco è su una mappa in cui si piazzano le proprie carte/unità, queste si possono evocare sul campo pagando un costo in magia, magia che si forma scartando le carte ed eliminando le unità avversarie.

Il combattimento è molto letale, si tirano un tot di dadi indicati nel profilo dell'unità (di solito 1 o 2) e quasi tutti colpiscono al 3+, considerando che molte truppe hanno 1 o 2 punti ferita il gioco si presenta abbastanza letale.

Vinci quando abbatti il Summoner avversario, il Generale praticamente.

Da Giocando 2010

Il meccanismo è quindi una gestione delle risorse su un gioco concettualmente scacchistico, in cui pensare con una mossa di anticipo aiuta non poco. Oltre alle unità si giocano carte evento che di solito sono effetti piuttosto potenti.

E' anche piuttosto veloce, infatti abbiamo fatto ben due partite, nella prima ho usato i Goblin delle Cave sommergendo di truppa a costo zero (letteralmente) i più elitari Elfi del Fuoco, interessante come riuscisse a ripulire il campo ma io riuscivo a riempirlo ogni volta.


Da Giocando 2010

Nella seconda partita ho provato i coriacei Nani della Gilda contro i freddi Orchi della Tundra, partita finita in pareggio ma che vedeva leggermente favorito il mio avversario.


Da Giocando 2010

In definitiva un bel gioco, unico appunto forse la plancia di gioco che essendo piuttosto grande si piega malamente nella scatola, ma è proprio un difetto da poco considerando anche il costo contenuto del tutto.

martedì 10 agosto 2010

Diario di Gioco 56

Partita introduttiva all'Ottava Edizione, partita piccola da 1000 punti (normalmente sarebbero 2300) in cui i miei possenti ma esili Khemri hanno fronteggiato un contingente piccolo ma ben motivato di Cavalieri di Bretonnia. Che poi tanto piccolo non era, vista la mole di popolani!


Da Giocando 2010

Ad ogni modo la partita è stata piuttosto a senso unico, ho avuto una estrema fortuna nei tiri di dado (e questo conta) mentre il mio avversario ha pagato caro il fatto che, essendo la prima partita, ha commesso alcuni comprensibili errori, che temo non ripeterà in futuro...


Da Giocando 2010

Mi piace non considerare come "vere" queste partite che servono a spiegare le regole e a vedere come gira il gioco o il proprio esercito, quindi non mi dilungherò nella descrizione dei fatti. 

Sinceramente credevo che a 1000 punti avrei avuto molte più difficoltà visto che potevo mettere solo il Re e un Sacerdote, invece la partita è scorsa abbastanza bene, principalmente perché ha avuto anche lui parecchi problemi a radunare un'armata degna di questo nome.

Da Giocando 2010

E comunque le unità di Cavalieri di Bretonnia sono uno spettacolo, anche non dipinte! Aspetterò con ansia che lo siano.


Da Giocando 2010

Muretti

Il piccolo falegname is back, o meglio il piccolo muratore che usa il legno per fare la pietra... 

Ma andiamo con ordine che è meglio.
Lo scopo è creare velocemente dei muretti, quindi ho preso dei listelli di balsa 50x50 e li ho tagliati in pezzi da 14cm. 

Da Ostacoli

A questo punto, li ho semplicemente sovrapposti e incollati assieme in gruppi di tre.
Ora, con santa pazienza e una matita, ho inciso i mattoni, facendo le linee a circa 1 cm di distanza l'una dall'altra. La balsa è tenera, per cui non è necessario applicare molta forza, altrimenti si rischia di romperla.

A questo punto li ho incollati su una base lunga 15 cm, preparata come quella delle staccionate.


Da Ostacoli
Et voilà, muretti a profusione!

Anche questa volta ringrazio lo Space Marine per l'assistenza, e garantisco che nessuno Space Marine è stato maltrattato nella realizzazione di questo tutorial :D

Da Ostacoli

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