giovedì 29 settembre 2011

Men in Black

Ammettiamolo il concetto dei Men in Black è veramente fico. Come tante cose esistono parecchie interpretazioni di questa organizzazione "segreta", da quelle più buoniste che abbiamo visto nel film con Will Smith a quelle più oscure e inquietanti tipiche delle teorie complottiste.



Io personalmente preferisco pensare a una versione buonista, un gruppo di agenti speciali che agiscono in segreto per il bene dell'umanità, utilizzando tecnologie e conoscenze che sarebbero troppo pericolose se rese pubbliche. Magari il fatto di aver appena finito di vedere Torchwood influisce...
È ovvio che una organizzazione del genere, pur se con le più nobile intenzioni, non sarebbe certo senza peccato. La necessaria segretezza delle loro operazioni li porterebbe in prima o poi a dover fare delle scelte atroci, e non sempre la strada moralmente migliore è percorribile.
Tutto questo parlare serviva a introdurre la nuova squadra che sto dipingendo, i Men In Black di quel genio che è Mark Copplestone, uno scultore che personalmente adoro.
Intendo usarli sia per l'ambientazione zombie di progetto z e alla thing zombie, sia per un altro progetto che è ancora talmente embrionale che non vale nemmeno la pena parlarne ora.
Tornando all'ambientazione zombie, come si innestano i men in black in un'apocalisse zombie?

Il mondo è andato in rovina. Loro erano la migliore, l'ultima e la sola linea di difesa del genere umano. E questa volta hanno fallito. Non sono riusciti a prevedere l'arrivo del virus che ha trasformato la popolazione umana in un branco di cannibali non morti, né a contrastarlo efficacemente nelle prime fasi. Quello che è peggio è che oggi, molti mesi dopo la fine del mondo, ancora non sanno le origini di questa tragedia. Ma se c'è qualcosa che e impari quando lavori per un' organizzazione segreta che difende la terra dalle minacce aliene e non, è che la resa non è una opzione.


Insomma i MiB si innestano per quello che sono, un gruppo segreto che cerca di capire cos'è successo e come porvi rimedio! Ma basta chiacchere, ecco le miniature.


Immagino che, se avete visto il link al sito di Copplestone avrete notato che il blister è da cinque, mentre qui ci sono solo tre modelli. Il fatto è che volevo aggiungere qualche modello armato in maniera meno appariscente, e i due con il fucile a pompa non soddisfano questo requisito. Non vuol dire che non li farò ovviamente, ma non sono una priorità.
Ora, come mio solito, un poco di background uno per uno.


Freddo, calcolatore, eppure dedito alla Causa. Il capo della Squadra, l'Agente G.


L'Agente G. ne ha viste veramente tante da quando milita nei MiB. E' un individuo freddo, cinico, eppure molto dedito alla causa. Ritiene l'apocalisse zombie una offesa personale nei suoi confronti, e farà qualsiasi cosa in suo potere per porvi rimedio. 

Disilluso, aspetta solo che tutti capiscano che il mondo è condannato. Agente R.

Hanno fallito, ed è solo questione di tempo prima che lo ammettano. L'Agente R. non si fa troppe illusioni in merito. E' incredibile che i MiB esistano ancora come organizzazione, e che chi li guida pensi di poter fare qualcosa... R. non ci crede più, eppure... in passato ha visto situazione estremamente gravi risolte da G. e da altri Agenti, quindi anche se non ci crede ha deciso di aspettare. Forse è tutto finito. Ma se ci fosse una minima possibilità di salvezza, solo loro che la troveranno.


Giovane e inesperto, nutre forti speranza. Agente J.


Una settimana. Era in servizio attivo da solo una settimana quando il mondo è andato a puttane. Gli altri usano i nomi in codice con naturalezza, ma per Juanito essere l'Agente J. è qualcosa di troppo nuovo, a cui non è abituato. Eppure G. non sembra disperare, e anche se la situazione è terribile forse loro possono davvero fare qualcosa. In fondo, non solo forse la migliore, ultima e sola, linea di difesa del genere umano?


Probabilmente li userò come evento speciale, o come guardie del corpo in alcuni scenari moderni/urbano. Le possibilità, come si sul dire, sono infinite.

martedì 27 settembre 2011

Cosa serve per iniziare?

Spesso mi è capitato, e spero mi capiterà ancora, di introdurre persone all'hobby della pittura di miniature, o figurini. O pupazzi, fate voi. La prima domanda è "cosa mi serve per iniziare?", ed è una domanda che richiede una risposta più complessa di "pennelli e colori". Per prima cosa serve qualcosa che non puoi comprare, ovvero la Motivazione.

Magari funzionasse così!


Detta in maniera semplice, dipingere non è subito facile per tutti. E non è detto che i primi risultati siano eccellenti. Però, come tutte le cose, con la pratica i risultati arrivano, per qualcuno prima e per qualcuno dopo, ma i risultati arrivano a chi si impegna. Quindi prima di iniziare anche solo a parlare di quello che serve chiedetevi se volete veramente iniziare quest'hobby, se siete disposti a dedicargli tempo e risorse.

Se avete deciso che la risposta alle domande di sopra è si allora ecco cos'altro vi serve per iniziare, ovvero i materiali! Premetto che per ogni voce di questo elenco si potrebbe scrivere un articolo a parte (e lo hanno fatto eh!), e che i materiali che indico qui sono adatti per iniziare ma sono solo una piccola parte di quelli che, nel tempo, si prenderanno.

Il mio fedele pennello! Ah se potesse parlare...

Pennelli:
La selezione di pennelli, almeno all'inizio, è piuttosto semplice. Fondamentalmente abbiamo bisogno di un pennello a testa tonda, dimensione 2. E' fondamentale che il pennello sia di buona qualità, che la punta resti tale anche se la passate sul palmo della mano. Personalmente mi trovo molto bene con i Da Vinci, sconsiglio fortemente i pennelli GW, che costano molto a fronte di una qualità piuttosto scadente. Nota bene che un pennello, se trattato bene, può durare anni, prima di essere comunque utilizzato per mansioni meno delicate.



Colori:
Ohhh, qui abbiamo tantissima scelta, per la pittura io uso colori acrilici (a base d'acqua). A differenza dei pennelli uso moltissimo i colori GW, ma qui è una preferenza molto soggettiva, a seconda delle tinte che servono. In linea generale i colori che servono sempre dipendono dalla miniatura che si vuole dipingere, io consiglio di comprare le tinte che si pensa di utilizzare di più. In linea generale un Bianco e un Nero servono sempre, così come un Marrone, un color Carne, e i colori primari Rosso, Giallo e Blu. Ripeto per sicurezza, è meglio prendere anche qualche colore in base alla miniatura da dipingere (se voglio dipingere un orko meglio prendere almeno un verde!). Per completezza direi di prendere un Metallico Argento e uno Oro. Per iniziare meglio prendere tutte tonalità medie, per integrare le altre ci sarà tempo.

Argh, foto pessima... vabbè, sono sicuro non sia un dramma...


Primer Spray:
Le miniature, che siano di metallo, plastica o resina, non assorbono ottimamente il colore. E' necessario pertanto passarci sopra uno strato sottile di prodotto apposito, chiamato primer, per far aderire bene il colore. I primer esistono in vari colori, quelli che interessano a noi sono i Primer Opachi, da evirare quindi quelli da carrozzeria, che sono normalmente lucidi. Io uso principalmente il Primer Nero della GW, ma anche quelli della Tamya e dell'Army painter sono buoni. In linea generale considerate che il primer influirà la resa finale del pezzo, un colore scuro farà virare i colori verso tonalità opache, mentre uno chiaro li farà sembrare più brillanti. Anche qui si va a preferenze soggettive e a pratica, non esiste un "migliore" assoluto.

Miniatura:
La miniatura che andrete a dipingere deve soddisfare alcuni requisiti:
1) Deve piacervi. Tanto. Dipingere un modello che vi piace darà più soddisfazione e vi impegnerete maggiormente rispetto a quello che fareste con un modello di scarto. Non vi preoccupate se non verrà bene, è assolutamente impossibile che lo roviniate, e togliere il colore è piuttosto facile, per cui potrete tornarci quando sarete più esperti.
2) Deve essere una miniatura semplice. Molti modelli sono estremamente complessi, con molti dettagli e parti difficili da raggiungere/dipingere. Per iniziare conviene una scultura semplice, in modo da prendere la mano. Poi potrete cimentarvi con modelli più complessi.
3) Meglio se fa parte di un gruppo, una squadra, o un'unità. Questo perché, una volta fatto il primo, potrete allenarvi sugli altri, e vedrete la differenza tra il primo e l'ultimo!

Seguite i link e saprete tutto :D

Ok, a grandi linee penso che adesso abbiate tutto il necessario per dipingere la vostra prima miniatura! Se pensate abbia dimenticato qualcosa segnalatemelo nei commenti per favore!

lunedì 26 settembre 2011

Diario di Gioco 154 - All Thing Zombie

Nuova partita ad ATZ, questa volta in ambiente Urbano e in compagnia di Gnotta, che finalmente prova il gioco! Abbiamo deciso di spostarci in ambiente urbano per questa partita. Siccome non ho potuto segnarmi cos'è successo in dettaglio lascerò parlare principalmente le immagini, dopo le quali un piccolo riassunto dei fatti.

Una veduta del tavolo.

Un'altra veduta del tavolo.


Indovinate un pò? 

Il Gruppo di Boris avanza verso la macchina quando...

Un nutrito gruppo di sopravvissuti!! Saranno ostili o amichevoli?

Sembrerebbero amichevoli... per fortuna!! Andiamo a vedere cosa c'è nel palazzo vicino...

Altri sopravvissuti! Anche questi amichevoli! Ma che bella gente da queste parti!

Vabbè, andiamo a esplorare il parco... Joe tutto bene dietro?


Nessun problema capo.

Però che bella vista!


Ehi ci sono degli Zombie!


Il Gruppo di Gnotta si è rifugiato sul tetto! Facciamo fuoco per distrarre i non morti!
 

BANG! BANG! BANG!

Riassumendo brevemente i fatti... 
Abbiamo provato a usare i PEF, il primo si è palesato davanti al mio gruppo, e si è rivelato essere un gruppo di viaggiatori che si rilassavano. Il tiro Meet and Greet è stato vinto da Boris per un successo, per cui il gruppo si è unito per questo scenario.
Entrati nei palazzi troviamo altri sopravvissuti amichevoli, peccato che uno dei due gruppi non sarà più attivato a causa di tiri di iniziativa piuttosto alti.
Nel corso della partita sono arrivati pochissimi Zombie... dal mio lato! Gnotta ha visto invece una vera e propria invasione, tanto che ho cominciato a sparare ai "suoi" nel tentativo di rendere lo scenario un successo per i miei modelli, e anche per aiutarlo un poco a abbassare la pressione.
Boris, con la sua Rep 6 è una macina. Nikolai, nonostante l'aumento di Rep nella precedente partita, riesce ad abbattere solo uno Zombie, comunque sufficiente a considerare un successo lo scenario.
A un certo punto l'orario imponeva una fine, per cui Boris decide di andarsene dal tavolo. Così facendo probabilmente ha condannato il gruppo di Sopravvissuti amichevoli a essere sbranato dalle orde di Zombie che si avvicinavano attratte dal suono dei colpi d'arma da fuoco, ma Boris non è uno che si fa problemi di coscienza!

Lo scenario risulta in un successo per Boris, Nikolai e Joe e un fallimento per Jess. Ho lasciato fuori dalla partita i due militari, pensando che con il gruppo di Gnotta saremmo stati pure troppi... 

I tiri per la Rep mi regalano un'incredibile sorpresa... Boris sale a Rep 7!!!
Voglio dire... considerando quello che succede a Rep 6 non oso immaginare con 7 cosa sarà in grado di fare... è quasi fuori scala. Gli altri mantengono tutti la loro Rep.

Non nego che sarei curioso di provare un Rep 7, ma credo proprio di aver fatto abbastanza prove. Forse è il caso di iniziare la vera campagna, con un umile civile a Rep 3... 

domenica 25 settembre 2011

Diario di Gioco 153

Un diario piccino picciò solo per segnalare una cocente batosta a Warhammer Fantasy Battle...


Tra gravi errori di schieramento e gravi orrori di dadi, il mio avversario, che usava l'impero, ha portato a casa una vittoria piena in meno di due turni.
Purtroppo devo fare ancora molta pratica prima di capire come funziona il mio nuovo esercito, è assolutamente imperativo giocare più partite possibile!

mercoledì 21 settembre 2011

Fare foto alle miniature

Come promesso qui, ecco un breve tutorial su come fare le foto alle miniature. Premetto che questo non è un tutoria per professionisti, ma sono piccoli accorgimenti grazie ai quali chiunque può fare foto decenti.

Iniziamo dalla base, la macchina fotografica. Iniziamo sfatando un mito, per fare foto decorose non serve avere una macchina estremamente costosa, basta una normalissima compatta, basta che i settaggi siano fatti bene. Ovviamente se avete una macchina professionale otterrete risultati migliori, ma probabilmente non è qui che imparerete qualcosa di buono.

La mia fedele macchinetta, che da un paio d'anni lavora come un mulo!


Prima cosa, disattivate il flash. Questo è semplice. Ricordate sempre la differenza tra una foto con il Flash e una senza:

Grazie Internet per queste perle.

Seconda cosa, impostate l'ISO al valore più basso possibile. L'ISO è, come recita Wikipedia, "la velocità della pellicola, detta anche sensibilità o rapidità, indica la sensibilità di una pellicola fotografica (o del sensore in una fotocamera digitale) alla luce." In parole povere più l'ISO è bassa più tempo l'otturatore resterà aperto, e più luce prenderà. Nota bene che tenere l'ISO bassa vuol dire che la macchina fotografica deve rimanere immobile, per cui è fondamentale appoggiare il tutto su una superficie stabile e tenere la macchina immobile per tutto il tempo necessario. E questo ci porta al prossimo punto.

Impostate lo scatto automatico, in modo che la vibrazione del dito sul pulsante non faccia venire la foto sfocata.

Se siete arrivati fin qui coraggio, presto potrete scattare, ancora un paio di settaggi e abbiamo finito!

Impostate la macchina alla massima risoluzione possibile, non siate tirchi, tanto è gratis.

Infine, ultimo ma in realtà il più importante di tutti, settate la macchina in modalità macro. In quasi tutte le macchine fotografiche la modalità macro è indicata con un fiorellino, tipo questo:

Ovviamente sulla vostra macchina sarà molto più piccolo...

Bene, se avete fatto tutto questo siete a cavallo! A seconda di quanto siete pratici regolate lo zoom su automatico o manuale, così come la messa a fuoco. Personalmente uso quasi sempre il settaggio automatico, ma è una questione di preferenze e praticità.

Preparata la macchinetta cos'altro vi serve? Io uso questi:

Bel casino eh?

La struttura è composta da tre cornici di legno prese da IKEA, incernierate per il trasporto. Le lampade sono di nuovo banalissime lampade mobili di IKEA, le lampadine sono lampade a freddo belle potenti. E' importante usare lampade al neon a luce neutra, quelle azzurrine o rosate vanno malissimo per questo lavoro!

Le due lampade sono messe in modo da non colpire direttamente con la loro luce la miniatura, sono dirette verso le pareti bianche in modo da diffondere la luce il più possibile ed eliminare le ombre. Come fondo uso il classico "dal bianco verso il blu", fatto con il photoshop e stampato a colori su un foglio A3. Alcuni usano fondi scuri con ottimi risultati, direi che provare è l'unico modo per trovare quello che si adatta meglio alle proprie esigenze.

Il cavalletto è estremamente utile, direi che è indispensabile. Di nuovo non serve qualcosa di costoso, questo l'ho comprato in un negozio di cinesi anni fa e va benissimo.

Piazzate la macchina fotografica, accendete le luci, mettete a fuoco e scattate.

Se avete fatto tutto bene ed è sera (come ho fatto io) il risultato potrebbe essere qualcosa del genere:

Non è malvagia, ma possiamo fare di meglio.

Ora, la foto non è malaccio, ma ha due grossi difetti. E' ancora un po' scura, ma sopratutto c'è una vastissima porzione di spazio occupato da qualcosa che non è la miniatura. Per fortuna ci sono moltissimi programmi di foto ritocco che, con un paio di click, risolvono il problema. Io uso Picasa, il software di Google, utile visto che ha il vantaggio di gestire anche i miei album on line, ma anche programmi gratuiti come IrfanView o Gimp vanno benissimo. Fondamentalmente a noi servono tre comandi, la regolazione delle Luci, il Taglia e il Ridimensiona.

Nel primo caso tutti i programmi hanno delle voci per la regolazione automatica, che di solito fa il suo lavoro egregiamente, altrimenti dovrete giocare un poco con i livelli, nulla di complicato, basta smanettare un poco. Il taglia è ancora più facile, una volta ritagliata la miniatura, e solo quella, siete quasi pronti.

Nella maggior parte dei casi a questo punto avete finito, è possibile però, se la vostra macchina fotografica ha una risoluzione veramente molto grande, che le foto siano ancora gigantesche. Regolatevi pensando che un monitor mediamente ha una risoluzione di 1024x768, ergo se la vostra foto è più grande di questo probabilmente sarà troppo grande da visualizzare. Usate il comando Ridimensiona per portarla a dimensioni accettabili, 800 pixel di larghezza è di solito buono.

Ecco il risultato della foto dopo il procedimento:

"Sono in tv? Su Internet? Ciao Mamma!!"
Ovviamente la pratica è sempre la migliore maestra, non ci sono tutorial che tengano, anche se sistemando le opzioni della macchinetta e facendo tante prove, alla fine i risultati non mancano mai.

P.S.
Nessuna miniatura è stata maltrattata per realizzare questo tutorial, l'uomo tigre dai denti a sciabola si è graziosamente offerto per le riprese.

lunedì 19 settembre 2011

Diario di Gioco 152

Ok, abbiamo il gioco che spopolerà nei prossimi mesi. A me, dopo quattro partite, non convince troppo. Avete presente Dominion? Ecco, è uguale, solo con i dadi al posto delle carte. E si chiama Quarriors!.

L'alea della carte viene quindi moltiplicata con la terza dimensione offerta dai dadi, quindi non solo peschi per vedere cosa esce, ma poi li tiri per vedere quello che ti daranno.

Bello, colorato, e completamente a caso...
Da Giocando 2011

Le regole sono brutalmente semplici, rimando alla recensione che ho fatto su Gioconomicon per una descrizione più esaustiva, comunque a grandi linee peschi e tiri dadi cercando di ottenere le combinazioni migliori.

Il gioco si presenta fin troppo bene, le tonnellate di dadi colorati, fanno il loro ipnotico lavoro, e ti fanno dimenticare che è un gioco quasi completamente in mano alla Dea bendata.

Scusate, togliete il quasi. La selezione di carte da cui prendi le creature e gli incantesimi è casuale. La pesca dei dadi è casuale, e le facce che usciranno pure. Tre livelli di casualità non è cosa da poco.

Il gioco ha anche il pregio di durare poco, per cui i difetti li noti ma non pesano. Non troppo.

Come alcuni mi han fatto notare la casualità aggiunta può essere considerata un pregio, penso che questo sia un discorso molto soggettivo, io sò che durante le partite fatte alla fine si vinceva troppo spesso a fortuna, le scelte ci sono ma di solito sono abbastanza palesi, e infine ci è capitato perfino una situazione da Kingmaker, in cui un giocatore che non poteva vincere avrebbe deciso, con la sua mossa, chi vinceva.

Insomma per i miei gusti una bocciatura, dura talmente poco che se mi capita ci giocherò pure, ma di certo non lo vado a cercare.

martedì 13 settembre 2011

Diario di Gioco 151 - Speciale GiocaRoma

Una doverosa premessa, io sono di parte. Tanto, tanto di parte. Detto questo mi permetto di dire che quest'anno è stata la miglior GiocaRoma di sempre, un auspicio incredibilmente buono che spero prosegua nel tempo.
Ma bando alle ciance e passiamo ai fatti!
Sabato il Progetto Z ha visto una massiccia dose di partite, grazie principalmente all'impegno di Sinclair e Gnotta, che hanno fatto da dimostratori per tutto il tempo. Le partite hanno avuto principalmente due scenari, a seconda dei giocatori e dei modelli disponibili:
Nel primo un gruppo di medici, disarmati, doveva raggiungere un terminale funzionante per far scattare la quarantena dell'ospedale, e magari uscire prima che le porte si chiudano.
Nel secondo l'ospedale è stato messo in quarantena, ma è necessario entrare per capire cosa è successo. Un gruppo di armati viene quindi inviato a capire cos'è successo, a ripulire l'ospedale e a "recuperare" eventuali sopravvissuti.

Dobbiamo raggiungere la consolle e chiudere l'ospedale! Dobbiamo salvare la città! - Ok, ma chi salverà noi?
Da Giocando 2011

Non dovrei essere io a dirlo, ma Progetto Z è venuto su proprio bene, il sistema è molto semplice ma funziona, le persone che lo hanno provato si sono divertite e questo è l'importante. Oltretutto il mio ospedale (a cui dedicherò presto un articolo per gli aggiornamenti) è stato nominato su TMP, un bel motivo di orgoglio!

Ma basta parlare di Progetto Z (ci sarà tempo nei prossimi giorni) voglio parlare di Zen Garden, gioco sviluppato da Leadaddicted.

Samurai Rossi contro Samurai Blu. Un classico senza fine...
Da Giocando 2011

Zen Garden è uno scontro all'interno, appunto, di un giardino Zen. L'idea è, semplicemente, geniale. L'impatto estetico è estremamente gradevole, poetico, come ha giustamente commentato Sinclair che lo ha provato con me. I giocatori guidano quattro modelli di samurai, uno armato di Yari (Arco), uno di Teppo (Fucile) e due di Naginata (arma ad asta dell'epoca). Le regole sono molto intuitive, si tirano dei dadi per stabilire quante azioni si possono fare per ogni modello, si può decidere quanti dadi tirare e, se si è avidi e si ha sfortuna, si rischia di passare prematuramente il turno all'avversario. Questi può, sotto certe condizioni, reagire alle azioni avversarie per cui la partita si mantiene molto fluida.

Personalmente non amo i sistemi ad attivazione insicura, i miei poteri con i dadi sono sempre in agguato e anche se in quest'occasione il pianto ha pagato (sono riuscito a vincere grazie a improvvise botte di cul... ehm, abilità!) resta il terrore di non riuscire a far nulla... ad ogni modo non vedo l'ora di provarlo di nuovo, e non nego di essere anche piuttosto tentato di rifare un campo da battaglia del genere...

Le giornate sono corse molto veloci, e mentre ammiravo i tanti tornei in corso, battevo giochi all'Asta Nostra (record personale - Una caramella toffe al Latte venduta a 7 euro) e in generale si girava come picchi il fine settimana è finito. Nei prossimi giorni verranno messe le foto della manifestazione sul sito di GiocaRoma, e già adesso alcuni hanno messo su le loro foto in quel di Facebook... spero che chi possa venire il prossimo anno lo faccia, ché ne vale veramente la pena!

domenica 11 settembre 2011

GiocaRoma 2011 - Appena finita e già mi manca...

E così anche quest'anno GiocaRoma è finita, l'evento ludico della Capitale si è concluso con più di 1200 accessi, un risultato di tutto rispetto che segna la continua crescita di questa manifestazione.

Tanti i giochi provati, tantissime le attività, tante partite a Progetto Z nell'ospedale che non è ancora al 100% (dannato me!) ma fa la sua figura... 

Qui io (quello bello, in piedi, con il camice bianco) osservo Gnotta (quello con Piazza San Marco sul capo) che spiega Progetto Z. Senza di lui e di Sinclair, che si sono fatto in quattro a dimostrarlo, non sarebbe stato possibile portarlo! Grazie ragazzi!!
Da Progetto Z

Nei prossimi giorni cercherò di fare un articolo più corposo sull'evento, per ora posso solo dire che ne vale sempre la pena, è un'ammazzata ma la soddisfazione è veramente tanta!

venerdì 9 settembre 2011

GiocaRoma 2011 - Ci siamo quasi!!

Mamma mia, i preparativi fervono in maniera così pressante che a momenti dimenticavo di avvertire anche qui che questo fine settimana c'è GiocaRoma!!


Se siete di Roma o in zona, o comunque vi va' di spostarvi per partecipare all'evento ludico della Capitale ora sapete dove andare e cosa fare.

Io sarò là assieme a Sinclair e Gnotta per far giocare a giochi di Zombie il pubblico!

Ci vediamo la settimana prossima per il resoconto!!

lunedì 5 settembre 2011

Diario di Gioco 150

Ho fatto ben tre partite a Warhammer Invasion, e posso dire di confermare quanto detto qui.

Tremate innanzi all'imponete città Imperiale!!
Da Giocando 2011

Il gioco è obiettivamente gradevole e funziona bene, purtroppo è estremamente dipendente dalla formazione del mazzo. Questo aspetto, obiettivamente, non posso segnalarlo come svantaggio, è una considerazione puramente soggettiva.
Personalmente non sono un amante dei deck building, è semplicemente troppo lavoro per i miei gusti.
Non mancherò però di approfittare dei miei amici, almeno finché mi prestano i loro mazzi! :D

sabato 3 settembre 2011

Minaiture Wargame Contest di settembre


Non so' se vi ricordate del contest sulla miniatura preferita, beh eccone un'altro molto interessante:
Assolutamente aperto, nessun limite salvo quelli, molto blandi, dettati dalle regole qui e un interessantissimo premio di 100$ al vincitore... che dire, per me è l'occasione per spolverare qualche vecchio progetto caduto nel dimenticatoio. Vedremo cosa uscirà fuori!

venerdì 2 settembre 2011

Cedimento Strutturale

Ogni tanto è bello poter fare una piccola buona azione, e per questo voglio segnalare qui il libro "Cedimento Strutturale", opera Cyberpunk di Marco Modugno e Vincenzo Spina.
Perché ho detto buona azione? Perché il ricavato della vendita del libro andrà interamente in beneficenza, quindi credo sia una causa che è giusto appoggiare. Il libro sarà presentato domenica 25 settembre presso il Circolo Culturale ALCABH, Via Luigi Arnaldo Vassallo 66, Roma, e da quella data disponibile per la vendita.

Continuate a leggere per il comunicato stampa...

giovedì 1 settembre 2011

Diario di Gioco 149

Dopo una lunga pausa siamo riusciti a fare non una, ma ben due missioni di Space Hulk, per un gran totale di quattro partite!

Nel primo scenario abbiamo il Bibliotecario e il Marine con gli Artigli Fulmine che devono trovare e svegliare la squadra Lorenzo. I Marines vincono se il Bibliotecario e almeno un'altro Marine escono dall'Hulk, dopo averne svegliati almeno tre.

Nella prima partita io faccio il Marine, piazzo il Sergente Lorenzo nella prima stanza, il mio avversario piazza il lanciafiamme pesante nella stanza più lontana, nelle altre vengono piazzati i Marine con Bolter.

I due Eroi dell'Imperium si guardano le spalle a vicenda
Da Giocando 2011

La partita va abbastanza bene, i poteri del Bibliotecario sono decisamente utili, specialmente la possibilità di bloccare un passaggio vuol dire assicurarsi il transito, in maniera molto più sicura del Lanciafiamme. Decido di ignorare il Marine nella stanza in alto e di correre verso le stanze in basso, verso l'uscita. Il piano paga abbastanza, riesco infatti a far uscire il Bibliotecario con due Marine, anche se devo sacrificare gli altri sono sicuro che capiranno.

Nella partita di ritorno, in cui faccio i Genoraptor metto il Capitano nella stanza in alto, sperando che per andarlo a prendere rallenti l'azione. In realtà non solo non la rallenta, ma recupera facilmente anche il lanciafiamme, con cui mi fa fuori ben due blip da tre genoraptor, per un totale di sei genoraptor morti tra le fiamme... brutto errore da parte mia, che pago non riuscendo a mettere abbastanza pressione, alla fine anche lui riesce a far passare Bibliotecario e due Marine, per cui siamo a una vittoria a testa.

I Genoraptor tentano di irrompere alle spalle del Bibliotecario!
Da Giocando 2011

Avendo tempo avviamo subito una nuova partita, la squadra appena ridestata ha sentito la presenza di un preziosissimo manufatto risalente all'era dell'Eresia, un calice contenente delle tracce del sangue di Sanguinius, primarca degli Angeli Sanguinari!

Inizio di nuovo come Genoraptor, e vedo, con sguardo famelico, il mio avversario disporre la sua difesa. Il fulcro di questa missione è disporre una buona difesa per impedire che i Genoraptor arrivino alle spalle dei Marines, mentre viene recuperato il manufatto e si utilizza il potere del Bibliotecario e il Lanciafiamme pesante per tornare indietro incolumi. Il mio avversario realiza subito un'ottima difesa, l'unico anello debole per lui è Claudio, il marine con gli Artigli Potenziati. Non potendo sparare la difesa di un corridoio non gli è particolarmente congeniale, infatti decido di ammassare i miei Genoraptor su di lui, aspettando l'inevitabile tiro sfortunato che mi permette di arrivargli alle spalle. E qui la fortuna mi ha decisamente sorriso, infatti il primo attacco uccide il povero Claudio, lasciandomi libera la strada. Il danno è stato grande, ma forse l'impatto psicologico è stato maggiore, infatti il mio avversario a un certo punto opta per una deviazione che mi lascia la strada aperta per eliminare tutti i Marines.

TU... NON PUOI... PASSARE!!
Da Giocando 2011

Nella seconda partita, come Marine, posso godere dell'esperienza fatta nella partita precedente e preparo anche io una buona difesa, senza utilizzare Claudio che va in avanti, arrivando a difendere un corridoio avanzato più corto, in cui i Bolter sarebbero stati meno efficaci. 
La mia difesa sembra reggere molto bene, e la fortuna è di nuovo dalla mia, infatti pesco abbastanza punti comando da far fare una bella corsa al Bibliotecario, che prende il manufatto e torna nel corridoio in soli due turni, senza sprecare inutilmente i poteri. Il rietro sembra una passeggiata di salute, se non fosse per due dettagli. Il primo è che il mio avversario riesce a ignorare tranquillamente fratello Claudio, che non potendo sparare deve inseguire i Genoraptor senza riuscire a mettergli le mani addosso. Il secondo dettaglio è che le armi mi si inceppano. Tutte. Nello stesso turno. Può sembrare incredibile ma è esattamente quello che mi è successo. Tutti i miei Marine erano in Allerta, e a tutti si è inceppata l'arma nello stesso turno. Inutile dire che c'è stata una strage, ma per mia fortuna la pesca dei punti comando è rimasta molto buona, per cui sono riuscito ad approfittare di un buco per far fuggire il Bibliotecario con il manufatto, lasciando indietro tutti gli altri.

Che vuol dire "si sono tutte inceppate?!?!?!?"
Da Giocando 2011

In definitiva quattro belle partite, tutte molto tese e in cui il finale è rimasto aperto sino all'ultimo. 

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