Un diario di gioco promiscuo, infatti sono riuscito a giocare nello stesso giorno a un Wargame e a un Boardgame... non male, non male davvero :D
Il Wargame è Guerra dell'Anello, i miei prodi e non dipinti uomini di Gondor si sono scontrati contro un blocco di Elfi Silvani, ho avuto il piacere di spiegare le regole di questo bellissimo gioco e spero sia piaciuto... ma bando alle ciance, passiamo ai fatti.
Da Giocando 2010 |
La missione era semplice, conquistare la torre sopra la collina al centro del tavolo.
Una veloce occhiata allo schieramento mi dice che ho la superiorità numerica.
Ma gli Elfi sono i macho elfi di Tolkien, quindi causano tutti terrore. E hanno valori di Maestria decisamente superiori ai miei. Tra le loro file vedo l'inquietante profilo di Legolas, e sopratutto di Galadriel, Signora di Bosco Atro.
Non mi faccio spaventare, io dalla mia parte ho il figlio prediletto di Gondor, Boromir e nientepopodimenochè Gandalf il Grigio in persona. Cosa abbia spinto elfi e umani a lottare per quella collina non lo sò...
La partita inizia con me che avanzo verso la torre. Ranger di Gondor si posizionano nei boschi, mentre la cavalleria attende come riserva. L'avanzata dei Veterani di Osghiliat è lenta e metodica.
Gli Elfi non sono da meno, e muovono portandosi a tiro ottimale delle loro frecce... non dalle mie, in quanto mi dimentico che hanno tutti mantelli che li nascondono, per cui subisco il loro tiro, e alcuni uomini di Gondor mordono la terra.
Continuano le avanzate, nulla di particolare se non che gli elfi si ritirano agilmente oltre la portata dei miei archi, mentre le cavallerie si portano a distanza di carica... ma anche dei miei arceri e dei miei ranger, che mietono vittime.
Galadriel avanza e carica l'unità di guerrieri di Gondor, palesemente sottovalutando l'abilità marziale di Boromir che in un duello epico uccide l'antica Elfa e sette sue guardie... Gli uomini vincono lo scontro, ma gli Elfi tengono botta.
Ci sono una serie di scontri sparsi, in cui gli Elfi escono sconfitti grazie alle armature superiori degli umani, che gli evitano perdite. Và detto che gli Elfi avendo un coraggio non indifferente non sono mai fuggiti da una lotta, sono sempre rimasti saldamente al loro posto.
Cosa che non gli ha permesso però di conquistare la torre, e di conseguenza la vittoria :D
Siccome ci abbiamo messo poco abbiamo fatto pure una partita a Principi di Firenze, che si conferma un gran gioco. Ho attuato una strategia completamente diversa dalla precedente partita, basandomi sui giullari, pur avendo fatto meno punti ho strappato una vittoria (beh pareggio, ma io avevo due monetine in più :D ). Bella partita tiratissima in cui tutti e tre avremmo potuto tranquillamente vincere.
Una veloce occhiata allo schieramento mi dice che ho la superiorità numerica.
Ma gli Elfi sono i macho elfi di Tolkien, quindi causano tutti terrore. E hanno valori di Maestria decisamente superiori ai miei. Tra le loro file vedo l'inquietante profilo di Legolas, e sopratutto di Galadriel, Signora di Bosco Atro.
Non mi faccio spaventare, io dalla mia parte ho il figlio prediletto di Gondor, Boromir e nientepopodimenochè Gandalf il Grigio in persona. Cosa abbia spinto elfi e umani a lottare per quella collina non lo sò...
La partita inizia con me che avanzo verso la torre. Ranger di Gondor si posizionano nei boschi, mentre la cavalleria attende come riserva. L'avanzata dei Veterani di Osghiliat è lenta e metodica.
Gli Elfi non sono da meno, e muovono portandosi a tiro ottimale delle loro frecce... non dalle mie, in quanto mi dimentico che hanno tutti mantelli che li nascondono, per cui subisco il loro tiro, e alcuni uomini di Gondor mordono la terra.
Continuano le avanzate, nulla di particolare se non che gli elfi si ritirano agilmente oltre la portata dei miei archi, mentre le cavallerie si portano a distanza di carica... ma anche dei miei arceri e dei miei ranger, che mietono vittime.
Galadriel avanza e carica l'unità di guerrieri di Gondor, palesemente sottovalutando l'abilità marziale di Boromir che in un duello epico uccide l'antica Elfa e sette sue guardie... Gli uomini vincono lo scontro, ma gli Elfi tengono botta.
Ci sono una serie di scontri sparsi, in cui gli Elfi escono sconfitti grazie alle armature superiori degli umani, che gli evitano perdite. Và detto che gli Elfi avendo un coraggio non indifferente non sono mai fuggiti da una lotta, sono sempre rimasti saldamente al loro posto.
Cosa che non gli ha permesso però di conquistare la torre, e di conseguenza la vittoria :D
Da Giocando 2010 |
Siccome ci abbiamo messo poco abbiamo fatto pure una partita a Principi di Firenze, che si conferma un gran gioco. Ho attuato una strategia completamente diversa dalla precedente partita, basandomi sui giullari, pur avendo fatto meno punti ho strappato una vittoria (beh pareggio, ma io avevo due monetine in più :D ). Bella partita tiratissima in cui tutti e tre avremmo potuto tranquillamente vincere.
Da quel che ho desunto dai profili gli Elfi hanno bisogno di manovrare molto per vincere. Usando la caratteristica Cercavia, tutti i boschi e i terreni accidentati sono delle "muraglie" da utilizzare per rallentare gli avversari e coglierli fuori posizione. Colpire da lontano, raggrupparsi e attaccare in costante superiorità numerica. Il tutto sfruttando le bordate di incantesimi, abilità speciali e quant'altro i loro uber personaggi possono mettere in campo (al diavolo il costo in punti, francamente non ho ancora trovato un motivo per non schierare Glorfindel-Terminator... ^__^).
RispondiEliminaGli Elfi sono in lizza assieme a Rohan per essere il mio esercito del Bene... Archi o cavalli? Abili manovre o potenti cariche? ah, che difficile scegliere... ^___-
Beh con Rohan avresti Archi E Cavalli, abili manovre E potenti cariche... :D
RispondiEliminaCmq se vuoi provare Rohan ti passo le mie mini, così parti avvantaggiato ;)
Ottima analisi Sinclar...hai esposto tutto quello che non ho fatto lol.
RispondiEliminaGli elfi e in particolare i silvano devono evitare lo scontro e cercare di alleggerire le truppe
avversarie con il tiro.
Io sono avanzato troppo presto e la disfatta era inevitabile.