giovedì 29 settembre 2011

Men in Black

Ammettiamolo il concetto dei Men in Black è veramente fico. Come tante cose esistono parecchie interpretazioni di questa organizzazione "segreta", da quelle più buoniste che abbiamo visto nel film con Will Smith a quelle più oscure e inquietanti tipiche delle teorie complottiste.



Io personalmente preferisco pensare a una versione buonista, un gruppo di agenti speciali che agiscono in segreto per il bene dell'umanità, utilizzando tecnologie e conoscenze che sarebbero troppo pericolose se rese pubbliche. Magari il fatto di aver appena finito di vedere Torchwood influisce...
È ovvio che una organizzazione del genere, pur se con le più nobile intenzioni, non sarebbe certo senza peccato. La necessaria segretezza delle loro operazioni li porterebbe in prima o poi a dover fare delle scelte atroci, e non sempre la strada moralmente migliore è percorribile.
Tutto questo parlare serviva a introdurre la nuova squadra che sto dipingendo, i Men In Black di quel genio che è Mark Copplestone, uno scultore che personalmente adoro.
Intendo usarli sia per l'ambientazione zombie di progetto z e alla thing zombie, sia per un altro progetto che è ancora talmente embrionale che non vale nemmeno la pena parlarne ora.
Tornando all'ambientazione zombie, come si innestano i men in black in un'apocalisse zombie?

Il mondo è andato in rovina. Loro erano la migliore, l'ultima e la sola linea di difesa del genere umano. E questa volta hanno fallito. Non sono riusciti a prevedere l'arrivo del virus che ha trasformato la popolazione umana in un branco di cannibali non morti, né a contrastarlo efficacemente nelle prime fasi. Quello che è peggio è che oggi, molti mesi dopo la fine del mondo, ancora non sanno le origini di questa tragedia. Ma se c'è qualcosa che e impari quando lavori per un' organizzazione segreta che difende la terra dalle minacce aliene e non, è che la resa non è una opzione.


Insomma i MiB si innestano per quello che sono, un gruppo segreto che cerca di capire cos'è successo e come porvi rimedio! Ma basta chiacchere, ecco le miniature.


Immagino che, se avete visto il link al sito di Copplestone avrete notato che il blister è da cinque, mentre qui ci sono solo tre modelli. Il fatto è che volevo aggiungere qualche modello armato in maniera meno appariscente, e i due con il fucile a pompa non soddisfano questo requisito. Non vuol dire che non li farò ovviamente, ma non sono una priorità.
Ora, come mio solito, un poco di background uno per uno.


Freddo, calcolatore, eppure dedito alla Causa. Il capo della Squadra, l'Agente G.


L'Agente G. ne ha viste veramente tante da quando milita nei MiB. E' un individuo freddo, cinico, eppure molto dedito alla causa. Ritiene l'apocalisse zombie una offesa personale nei suoi confronti, e farà qualsiasi cosa in suo potere per porvi rimedio. 

Disilluso, aspetta solo che tutti capiscano che il mondo è condannato. Agente R.

Hanno fallito, ed è solo questione di tempo prima che lo ammettano. L'Agente R. non si fa troppe illusioni in merito. E' incredibile che i MiB esistano ancora come organizzazione, e che chi li guida pensi di poter fare qualcosa... R. non ci crede più, eppure... in passato ha visto situazione estremamente gravi risolte da G. e da altri Agenti, quindi anche se non ci crede ha deciso di aspettare. Forse è tutto finito. Ma se ci fosse una minima possibilità di salvezza, solo loro che la troveranno.


Giovane e inesperto, nutre forti speranza. Agente J.


Una settimana. Era in servizio attivo da solo una settimana quando il mondo è andato a puttane. Gli altri usano i nomi in codice con naturalezza, ma per Juanito essere l'Agente J. è qualcosa di troppo nuovo, a cui non è abituato. Eppure G. non sembra disperare, e anche se la situazione è terribile forse loro possono davvero fare qualcosa. In fondo, non solo forse la migliore, ultima e sola, linea di difesa del genere umano?


Probabilmente li userò come evento speciale, o come guardie del corpo in alcuni scenari moderni/urbano. Le possibilità, come si sul dire, sono infinite.

8 commenti:

  1. Notevoli... anche perché sappiamo bene che il nero è un colore TREMENDO da rendere sulle miniature. Ottime lumeggiature, che non virano sul grigio scuro. Complimenti!

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  2. Nice work Zerloon very nice. Did you sculpt those bases yourself?

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  3. Damon: Thank you, you're welcome.

    Rob89: grazie :D

    Sinclair: non ti nego di aver avuto rimore che fossero troppo chiari, alla fine il "nero" sulle miniature non è mai nero per davvero, altrimenti non si potrebbero mettere le ombre. Grazie!

    Brummie: yes, I did. You can find the procedure (well, more or less) here: http://zerloon.blogspot.com/2010/11/basetta-con-pavimentazione.html

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  4. Damn good work including the backgrounds on the characters, as you said many, many possibilities.

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  5. Tha Angry Lurker: as always you are too kind :D

    Ray Russell: thank you! :D

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