lunedì 6 giugno 2011

Diario di Gioco 129

Troyes, non è un impropero francese verso donnine dai costumi libertini, ma il nome di un gioco che ho provato l'altra sera. Purtroppo non siamo riusciti a finire la partita, ma il gioco sembra carino.

Da Giocando 2011

Ogni giocatore è un personaggio influente di una città, e deve risolvere delle situazioni per fare punti vittoria. La partita dura sei turni, al termine dei quali si rivelano i punti vittoria conseguiti durante la partita e il proprio personaggio. Il proprio personaggio si rivela alla fine perché ogni personaggio ha un suo peculiare modo di fare punti vittoria, che si applicherà però a tutti i giocatori. Ad esempio, il mio personaggio fa punti vittoria piazzando gli operai nelle zone. A fine partita si rivela, e tutti faranno i punti vittoria anche in base agli operai nelle zone, il mio vantaggio è che io lo sò dall'inizio e posso regolarmi di conseguenza.

Il gioco ha uno sviluppo piuttosto particolare, ogni turno si prendono entrate (un valore fisso) si pagano i salari (a seconda di quanti operai si hanno e dove lavorano), si girano gli eventi, si combattono le battaglie e, per i primi tre turni, si rivelano le carte azioni. Le carte azioni sono divise per tipo e sono pescate casualmente a ogni partita, per cui è possibile che ci siano set di azioni diverse ogni volta. Una volta passato il terzo turno le azioni non si scoprono più, e si termina la partita con quelle in gioco.

Gli operai che mandi nelle varie zone hanno fondamentalmente due effetti: se li mandi nelle case ti danno dadi da tirare, se li mandi sulle carte azione hanno un effetto particolare che di solito influenza il risultato dei dadi. Questi sono normali dadi a sei facce, divisi per colore, dove il colore indica il tipo di influenza. I giocatori tirano i propri dadi tutti assieme, e li pongono nella loro zona. I dadi che non sono utilizzati dai giocatori vengono tirati ugualmente e messi nella zona neutra. I giocatori a turno utilizzano i propri dadi per eseguire delle azioni, di norma le azioni hanno effetto un tot di volte pari alla somma dei dadi diviso un fattore riportato sull'azione. Detta così sembra complicata, ma in realtà è piuttosto semplice, per fare un esempio una carta riporta l'indicazione: Dadi bianchi / 3 = 1 Influenza, vuol dire che il giocatore prende da uno a tre dadi bianchi (il limite è sempre tre dadi), somma il valore di questi, lo divide per tre, e per ogni intero prende un punto influenza.  Un aspetto intrigante è che puoi usare i dadi deglia avversari o quelli neutri pagando un costo in monete, dipendente da quanti dadi tirerai alla fine. Questo permette di avere accesso ad azioni normalmente non consentite, a risultati che magari non si hanno, e anche di togliere dei risulati positivi all'avversario.

Dopo aver capito la meccanica il gioco appare gradevole, stona un poco che a fronte di una casualità così elevata il gioco sia piuttosto complesso e un poco lungo, ma non è malvagio. Sicuramente da riprovare.

Dopo di questi, interrotto per abbandono di un giocatore, abbiamo fatto una veloce partita a Factory Fun, di cui avevo parlato qui. Sempre un bel gioco, nulla da aggiungere a quanto già detto, anche se parlando del fatto che è uscita la nuova edizione mi sono incuriosito di vedere com'è.
Giocando con due avversari che non ci avevamo mai giocato ho avuto vita facile, ma i punteggi dei giocatori non sono stati affatto male, mi ricordo che le prime volte che ci giocavo andavo regolarmente a sbattere sull'uno del contapunti, invece loro sono saliti a mezzo tabellone.

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