È sempre bello quando gli amici ti spiegano un gioco nuovo, bisogna però stare attenti, se colui che spiega come funziona si sposa il giorno dopo potrebbe dimenticare qualche piccola regola...
Per questo motivo abbiamo fatto ben due partite a
Tongiaki un gioco che sinceramente non è molto bello, ma nemmeno è molto brutto... Né carne né pesce, avete presente?
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Poco dopo l'inizio... le mie rosse barchette viaggiano veloci! |
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Da Giocando 2011 |
Beh le chiacchiere stanno a zero, il gioco è ambientato nella Polinesia, i giocatori devono esplorare il territorio viaggiando di isola in isola attraverso un mare ostile. Ogni isola ha una serie di porti , e ogni porto ha un tot di spazi per le navi. I giocatori piazzano le proprie navi nei porti, e quando un porto è pieno le navi salpano. Quando le navi salpano si scopre un nuovo tile e si piazza in corrispondenza del molo da cui sono partite. Le rotte possibili a volte hanno dei numeri, questi indicano quante navi di diverso colore, o di diverso giocatore, devono salpare da quel porto per poter arrivare sane e salve alla successiva isola, dove il giocatore di turno sistemerà le navi sui porti che trova. Questo può causare una reazione a catena , per cui le navi che sono appena state sistemate possono causare la partenza di altre navi, cosa molto utile per esplorare nuove terre o per mandare gli altri giocatori verso mari ostili, dove le loro navi verranno distrutte.
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Verso la fine, e non nego che la aspettavamo con ansia.. |
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Da Giocando 2011 |
La partita finisce quando un giocatore scopre l'ultimo tile, di terra o di mare, o quando un giocatore finisce le barche a disposizione. Ogni isola vale dei punti, ogni giocatore fa i punti dell'isola se ha almeno una barca in un suo porto.
Alla fine dei conti non posso dire che è un gioco veramente brutto, ma sinceramente non è un gioco che, avendo altre scelte, prenderei in considerazione, forse proprio per la sua mediocrità.
Sounds more like an 'avoid' rather than a 'give it a go'
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