venerdì 18 novembre 2011

Diario di Gioco 164 - King of Tokyo

Tremati davanti al possente Cyber Bunny!! TREAMATEEEEE!!

La cosa bella di avere tanti soldi è che ti levi gli sfizi. Tutti gli sfizi. Compreso quello di far uscire un giochino sui Mostri Giganti che devastano Tokyo. Beh a Richard Garfield di certo non mancano né i soldi né la capacità di fare giochi. In questo caso ha dimostrato, vigorosamente, che ha i soldi.

Tokio, durante l'ora di punta. Dei Mostri.

Il gioco si presenta molto bene, la grafica è estremamente gradevole, sia quella dei mostri, che della plancia, che delle carte. Anzi la grafica delle carte è pure migliore di quella dei mostri. Insomma la grafica è bella. Pure quella dei dadi. Veramente. Se ci fosse stato pure un giochino dietro... No, veramente, un giochino, non mi sembra di chiedere molto, eppure...

The King campeggia su Tokio


Beh i fatti sono semplici. Il giocatore tira sei dadi speciali, tre facce con i numeri da uno a tre, uno con la zampata, uno con il fulmine e uno con il cuore. Il giocatore tiene i risultati che vuole, e rilancia gli altri, fino a tre volte. I fulmini si accumulano, e li usi per acquistare le carte (che hanno effetti speciali), i cuori curano le ferite, le zampate le infliggono agli altri e i numeri danno punti vittoria se ne escono almeno tre uguali.

Che dire, il gioco è divertente, però è veramente povero a livello di gameplay. Anzi, non c'è proprio. Solo una bella ambientazione, e una grafica ottima. Se tanto vi basta allora King of Tokyo è il gioco per voi. Non per me.

4 commenti:

  1. Bello, devo dire che a impatto visivo mi fa una bella impressione

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  2. A impatto visivo non lo batte nessuno.

    Come gioco... a pacchi :D

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  3. Per dire che il loro gioco è come una coloratissima caramella al gusto di cacca?

    Troppo poco, a mio avviso.

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