lunedì 5 luglio 2010

Diario di Gioco 50

Il wargame ha tante forme, ad esempio quella di Pocket Battle, una forma decisamente comoda da portare in giro...

Ma andiamo con ordine, il gioco è un Wargame astratto, quindi non è importante dettagliare le manovre o l'esatta posizione dei pezzi, che si muovono su una griglia 3x5 che rappresenta le zone del campo, in cui i pezzi si muovono. I pezzi nelle retrovie saranno protetti, ma non potranno agire nella battaglia mentre i pezzi sul fronte possono influire direttamente nello scontro ma ovviamente rischiano di più.


Da Giocando 2010

Le truppe sono rappresentate da dei tasselli, ogni tassello riporta stampati i risultati di dado utili per infliggere una ferita, il numero di ferite della truppa (solitamente una) ed eventuali simboli per abilità speciali. Le truppe si muovono in unità, formate di solita da 1 a 4 truppe. E qui si vede la prima chicca del gioco, le unità a parità di tipo possono riportare diversi risultati sui dadi, per cui al giocatore è lasciata la scelta se preferire una composizione con molti risultati utili ma in cui si faranno pochi danni, o se prediligere una composizione in cui i risultati utili sono pochi ma quando entrano fanno grossi danni. La cosa è importante anche perché i combattimenti non sono contemporanei, per cui infliggere danni vuol dire evitare di subirne.

Il tutto è comandato da un sistema di ordini in cui agire, reagire, e fare azioni speciali, costa ordini, per cui bisogna gestire l'importante risorsa. Interessante il fatto che si possano dare più ordini alla stessa unità consumando però un numero sempre crescente di segnalini ordine. Segnalini ordine che tra l'altro vengono usati anche per segnare le ferite, per cui un'unità ferita rovina la catena di comando, creando una difficoltà che bisogna gestire, creando altre scelte per il giocatore.


Da Giocando 2010

Ecco, questo secondo me è il punto forte di questo gioco, la quantità di scelte che ti genera sia prima della partita che durante. 

La scatola base presenta le armate di Romani e Celti, e la prima espansione presenta Elfi e Orchi, in modo da accontentare tutti i palati, armate che in teoria sono anche compatibili tra loro.


Da Giocando 2010

Detto tutto questo non voglio ancora esprimere un giudizio sul gioco, ha sicuramente una buona potenzialità, bisogna vedere con armate diverse e diverse composizioni. I tempi di svolgimento della partita appaiono piuttosto brevi, che è cosa buona. Da riprovare.

2 commenti:

  1. Devo dire che, una volta capite bene le regole (le unità con una sola ferita o comunque eliminate al primo assalto non diminuiscono i punti comando, ma vengono semplicemente rimosse), il gioco mi è piaciuto molto di più.
    E' un filler, rapido, divertente ed economico.
    Da notare l'innumerevole quantità di varianti autoprodotte dai giocatori presenti su Boardgamegeek (mi viene in mente quella per il Signore degli Anelli), nonchè l'esistenza dei moduli per giocarlo via PC su Vassal.
    Se lo si vuole rendere più "serioso" e anche un po' più tattico, si potrebbe provare la variante secondo la quale sono necessari due "colpi" a segno per infliggere una ferita. Questo limita l'enorme vantaggio dato all'attacante e dà tempo al difensore di intervenire con truppe di rincalzo.

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  2. Interessante, pensavo che si presta anche come introduttivo, che ne pensi? E' facile da spiegare, veloce e intuitivo, e non lascia con la sensazione che manchi qualcosa. Che ne dici?

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