mercoledì 29 dicembre 2010

Casa mia casa mia, un comprensorio è ito via

Piccolo aggiornamento, il primo comprensorio di case è stato realizzato.

Da Case


Essendo modulari sono possibili varie combinazioni, attualmente abbiamo due negozi, un'entrata per le abitazioni, sei moduli abitativi e tre tetti.
Il tutto disponibile in diverse modalità e altezze :D

Da Case


A presto per altri palazzi.

martedì 28 dicembre 2010

Diario di Gioco 83

In occasione delle feste spesso vengono tirati fuori vecchi giochi, e alla fine spesso sono quelli che ti fanno divertire di più, anche perchè sono i giochi che si facevano da piccoli, quando si era più ingenui e di gusti più facili.

Nello specifico è stato tirato fuori Visual Game, dove bisogna disegnare un soggetto e farlo indovinare alla squadra, in modo da poter avanzare sul tabellone, conquistare punti e giungere al traguardo per primi. Fatte due partite, la prima persa in maniera vergognosa a causa dei nostri avversari che riuscivano a barare biecamente in un gioco che dovrebbe incarnare lo spirito natalizio, mentre la seconda, giocata secondo canoni ben più corretti, ci ha visti vincitori con un vantaggio tale da far vergognare i nostri antagonisti.

Da Giocando 2010

Ok, parliamo di un giochino, eppure giocato una volta ogni anno o due è decisamente divertente. Voglio dire, quante volte vi capiterà di dover disegnare "Sala Macchine", oppure "I panni sporchi si lavano in famiglia", oltre alle personalissime interpretazioni di "Continente", "Pecora", "Covare", "Chiudere a chiave" etc. etc... insomma, se vi capita che qualcuno apre l'armadio e ci soffia via la polvere sopra non storcete il naso, ché due risate ve le fate.

Diario di Gioco 82

C'è poco da fare, le tradizioni sono importanti. E infatti, la sera di Natale c'è stata la tradizionale partita a Poker, l'unica occasione durante l'anno in cui gioco a soldi.

Che si giochi poco o tanto, alla fine vedo sempre una costante. Quando si gioca con una posta, grande o piccola che sia, lo spirito del gioco cambia. Difficile dire se migliora o peggiora o se, semplicemente, è diverso. Io credo che sia solo diverso... Non giocherei tutto l'anno con una posta, diventerebbe un lavoro e non uno svago, anche se penso che mettere in palio il caffè d'inverno e il gelato d'estate potrebbe essere una simpatica alternativa alla semplice partitella, così come organizzare o partecipare a tornei può essere una esperienza stimolante proprio grazie alla "posta" in palio.

Certo la dose di agonismo in più che tutto questo comporta non deve andare a ledere il principio basilare del gioco, ovvero che ci si deve divertire tutti, se questo viene a mancare allora non ne valeva la pena.

venerdì 24 dicembre 2010

mercoledì 22 dicembre 2010

Diario di Gioco 81

Seratina di gioco, due belle partite a due bei giochi.

Da Giocando 2010

Iniziamo leggeri con 7 Wonders, di cui avevo parlato qui, e di cui è finalmente disponibile la versione italiana. Il gioco si conferma molto bello, e il fatto di aver vinto la partita mi rende tronfio e orghiglione... va detto che ho fatto 54 pt e contro i 52 pt di seconda e terza. Il gioco scorre benissimo in sette, e grazie al fatto che di fatto ognuno gioca per se in effetti il numero non è una discriminante sul tempo... certo occorre cercare di guardare gli altri per evitare di passare carte troppo buone, ma tutto sommato non è indispensabile.
La partita è stata interessante perché si sono viste, o almeno io ho visto, tre tattiche diverse, ognuna evidentemente funzionale vista la scarsa differenza sul punteggio finale. La mia è stata di concentrarmi sulle carte verdi, per ogni carta verde dello stesso tipo si ottiene il quadrato dei punti (5 carte= 25 pt), paradossalmente non sono riuscito a ottenere tutti e tre i tipi diversi, che sarebbero stati altri punti, ma è andata bene perché concentrandomi solo su due sono riuscito a portarne a casa abbastanza. Se devo dire è stato abbastanza rischioso, il rischio che ti bloccassero le carte o che altri facessero la stessa tattica fermandoti è alto.

Da Giocando 2010

La seconda tattica è stata concentrarsi sulle carte Blu, che danno direttamente punti. Si rivela sempre una tattica molto funzionale, le blu girano spesso e si incastrano bene l'una con l'altra. Ultima tattica credo sia una tattica mista, un pò di tutto con le Gialle che danno punti aggiuntivi per il fatto di avere un pò di tutto. Decisamente a sorpresa quest'ultima. A pelle mi sembra che, nonostante le possibile tattiche, in effetti bisogna anche improvvisare un bel po'... ad esempio se non avessi investito nelle battaglie quel minimo per non perdere tutti i punti ma andarci a paro non sarei arrivati primo. Insomma, decisamente un bel gioco.


Da Giocando 2010

Seconda partita a Magestorm, di cui parlavo qualche post fa (qui). Alla seconda partita il gioco scorre meglio, definendosi come un buon prodotto. Allo stato attuale mi rimane qualche perplessità sul sistema di combattimento, mi rendo conto che il frazionamento sia dovuto principalmente a due motivi: una notevole volontà di evitare al massimo i conflitti temporali e i dubbi, e un'occhio alle future espansioni. Eh si, perché ad esempio non capivo perché ci fosse una terza fase di magia quando tutti gli incantesimi del manuale base non avrebbero avuto effetto, finché non ho letto che nella prima espansione ci saranno i Maghi dell'Acqua e della Tenebra, di cui in particolare il primo con incantesimi curativi, ottimi da fare alla fine del combattimento.


Da Giocando 2010

La partita è durata ancora un pò troppo, va detto che tra lo spiegare le regole, i dubbi delle prime partite e una fase di preparazione decisamente lunga ma perfezionabile, è ancora qualcosa che ci si può aspettare.
Nella partita in corso ho avuto modo di provare la Guardiana del Fato, e mi si permetta di dire che è una figata assurda! 
Con i miei poteri, la possibilità di non tirare i dadi ma di scegliere il risultato mi ha permesso di pianificare attentamente cosa fare e cosa no, oltreutto offesi dal fatto che potevo evitarli i miei poteri non si sono nemmeno fatti troppo sentire, cosa che mi ha consentito di tirare risultati ben oltre le mie più rosee aspettative!

Chi si offre per la prossima?

martedì 21 dicembre 2010

Diario di Gioco 80

Continua il playtest del progetto Z, siamo arrivati alla 1.05, tante modifiche fatte e tante da fare... Di nuovo la bilancia è troppo a favore dei sopravvissuti, ma ci stiamo lavorando...

Quattro i protagonisti di questo test, questa volta tutti convertiti e dipinti da Gnotta.

I nostri eroi sono alla ricerca di risorse (di nuovo create da Gnotta), per vincere lo scenario devono riportarne a casa almeno due su tre. Una volta scesi dal furgone che li porta vedono un primo gruppo di zombie avvicinarsi lentamente a loro.

Da Giocando 2010

Non si fanno spaventare troppo e avanzano cercando di lasciare tra loro e i morti viventi una distanza di sicurezza.

In breve i nostri eroi si trovano circondati dai non morti, questo e una serie di improvvisi scatti dei mostri portano i nostri a disperare, ma alla fine riescono, colpendo a destra e a manca, a fermare la minaccia non morta, riportando a casa, feriti ma vivi, le necessarie risorse.

Da Giocando 2010

La partita è finita fin troppo bene per i sopravvissuti, è evidente che non dovrebbero (salvo scenario) essere in grado si spazzar via tutti i non morti, cosa a cui rimedieremo prima della prossima partita.

lunedì 20 dicembre 2010

Diario di Gioco 79

Siccome variare è bello ho provato Magestorm, di Piero Cioni. L'opera del prolifico autore è uno strategico, di cui parlerò ancora e sicuramente più approfonditamente, le primissime impressioni sono però positive. Il gioco rappresenta lo scontro tra due fazioni, gli Umani Kragis e gli Elfi Lasujan... ma non chiamateli Umani ed Elfi, che se no perdete parte del gioco... che a quanto pare oltre a uno strategico è anche uno scioglilingua, in cui non ci sono arcieri ma XX e XX, non ci sono alabardieri ma XX e così via... sicuramente uno sforzo teso a caratterizzare la propria ambientazione, ma che risulta un pò forzato da dire in gioco.

Da Giocando 2010

Cmq, celie a parte, il gioco come dicevo mi ha lasciato una prima impressione positiva. Oltre alle forze sopracitate ogni armata è affiancata da un Mago, un individuo potentissimo che con i suoi incantesimi può letteralmente cambiare il campo di battaglia, oltre alla battaglia stessa.
Il turno di gioco inizia con la gestione della Magia, e questa parte è semplicemente geniale. Praticamente ogni Mago è caratterizzato da una scheda con un diagramma di flusso, e in base allo scenaria ha un tot di punti magia. Questi vengono spostati dall'inizio del diagramma ogni turno di un passo verso le varie specializzazioni, poi verso gli incantesimi base e quindi verso quelli più potenti. Questa meccanica permette una gestione molto accurata della fase magica, unita alla necessità di un minimo di pianificazione.
Abbiamo poi la fase strategica, in cui si lavora sulla posizione degli obiettivi in campo e sulla composizione delle unità. Anche questa fase, dopo qualche dubbio iniziale, scorre bene.
La fase di movimento presenta un'altra simpatica meccanica, gli eserciti non si muovono ad cazzum canis (come diceva Cesare) ma vanno sempre verso l'obiettivo più vicino, a meno che non gli sia stato detto esplicitamente di fermarsi. Questo velocizza un bel po' la parte del movimento, e rende molto pregnante la parte strategica.

Da Giocando 2010

Infine la parte forse più importante, il combattimento. Le truppe che durante il movimento sono venute in contatto col nemico devono combattere. Qui confesso alcune perplessità, il combattimento è piuttosto complesso, composto da una sequenza di dieci passi, ci abbiamo messo poco a assimilarlo, aiutati anche dal fatto che non tutti i passi sono sempre fatti (non sempre le truppe avranno rinforzi, o ci sono abilità speciali, etc. etc.). La perplessità è dovuta a una sensazione di complicazione inutile, su cui però non sono ancora convinto del tutto.
Vedremo la prossima.

domenica 19 dicembre 2010

Fornace della Peste - Finita!

Ed ecco il pezzo finito.

Da Skaven


La base è semplice, sabbietta ed erba. E meno male che non ho fatto di testa mia, chè il modello è così grande che la base è praticamente invisibile... io volevo fare un mattonato come questo, ma per fortuna il committente (che aveva le idee chiare) ha preferito diversamente.

Da Skaven


Beh che dire, l'assemblaggio come dissi la prima volta è stato molto semplice, i pezzi si sono incastrati perfettamente anche dipinti, e ho usato la colla solo in alcuni punti necessari, preferendo dove teneva lasciare a pressione, che non si sà mai cosa porta il futuro.
Adesso speriamo piaccia al committente! :D

venerdì 10 dicembre 2010

Fornace della Peste - Che palla! Quasi finita

Ormai i dadi son tratti, e siamo giunti agli ultimissimi aggiornamenti... la pittura è stata fatta con gli stessi metodi del resto, quindi non mi dilungo e passo direttamente alle (im)pietose foto:

Da Skaven

Che dire, una volta montata fa la sua figura devo dire... veramente un nel modello. Domani mi guardo se serve qualche ritocco in giro, poi faccio la base ed è finita!

Da Skaven

P.S.
Ovviamente il "che palla" del titolo è riferito alla palla fumosa, non mi sono assolutamente annoiato nel dipingere questo pezzone, anzi! :D

giovedì 9 dicembre 2010

Diario di Gioco 78

Dopo averne sentito parlare su Gioconomicon avevo una certa curiosità di provare Ascension, curiosità che infine è stata appagata. Il gioco sembra piacevole, in effetti sembra più accattivante di Dominion del quale ricalca le meccaniche di deck building. La possibilità di sconfiggere mostri per prendere punti, il fatto che questi sono a parte e non nel mazzo, e che in generale ci sono più tipi di carte lo rendono sicuramente apprezzabile. Il fatto che tra giocatori non c'è praticamente interazione non mi convince molto... voglio dire, stiamo giocando assieme, è una attività sociale, se di fatto gioco da solo allora lo stiamo facendo nel modo sbagliato. Opinione personale ovviamente eh... Ad ogni modo il gioco è breve e tutto sommato piacevole, quindi pollice su.

Da Giocando 2010

Discorso leggermente diverso per 51° Stato... ma anche no. Parliamo sempre di un gioco di carte, le meccaniche sono decisamente diverse, bisogna costruire la propria nazione prendendo risorse, che ottieni tramite scambi, saccheggi o costruendo... La prima partita non ci si capisce un gran ché perché non si sa cosa fare, probabilmente nelle successive migliora... ma di nuovo, pochissima o nessuna interazione tra i giocatori. Boh, non mi ha convinto molto, sinceramente mi aspettavo di più, anche se è possibile che sia l'effetto della prima partita... da riprovare per essere sicuri, ma per ora pollice giù...


mercoledì 8 dicembre 2010

Diario di Gioco 77

Tanto per poter dire che i western non sono tutti americani, ho provato Dakota, di Piero Cioni. Che dire, una partita fatta in tre ci ha lasciato qualche perplessità. Il gioco si presenta molto bene, con una plancia ben fatta e forse un pò troppo grossa per quello che serve, una quantità di pedine risorse (otto diversi tipi!), di pedine ricchezza, e infine gli stand up che servono a far capire che costruzioni hai fatto, una pensata che spero applicheranno anche ad altri giochi.

Il gioco è di una semplicità disarmante, all'inizio scegli se fare il Colono o l'Indiano, questo determina quali risorse ti servono per fare le costruzioni (a tema anch'esse) e sopratutto per determinare le maggioranze. E qui c'è la parte migliore del gioco, praticamente a turno si piazzano i propri segnalini nelle varie aree con le risorse, la fazione con più segnalini vince e si divide le risorse, mentre l'altra non prende nulla. La cosa bella di questa fase è che oltre ai propri segnalini si possono mettere dei segnalini neutrali sia Coloni che Indiani, per cui è possibile per un Colono piazzare un segnalino Indiano per impedire a qualcuno di prendere risorse. C'è un Mercato per vendere le risorse e comprarne altre, e un sistema per cui le risorse si esauriscono e cambiano.

Aggiungete che il gioco dura un'oretta, forse anche meno quando tutti i giocatori conoscono le regole e dovreste avere un bel gioco.

Da Giocando 2010

Dico dovreste perché il gioco, almeno giocato in tre, non mi ha convinto molto. Giocando come unico indiano ho avuto per tutta la partita la sensazione che potessero bloccare ogni mia mossa, sensazione sbagliata visto che alla fine ho pure vinto, ma è stata cmq una sensazione sgradevole. Quello che però mi ha lasciato perplesso è stato il fatto che le scelte di dove piazzare le pedine, sia proprie che neutrali, è stata molto spesso evidente o inutile... tanto che almeno la metà delle volte piazzare i neutrali è stato ininfluente.
Le condizioni di vittoria poi mi sono sembrate troppo limitate, fai punti costruendo gli edifici o i totem, e se li fai tutti hai 13 punti, dopodiché puoi comprare punti al mercato. 

Quindi hai una cosa da fare per vicere, e sai esattamente come farla.
Insomma un gioco che ora come ora in tre non riproverei, magari in quattro o cinque cambia completamente, ma ora come ora l'impressione è che ci sia una gran bella idea di fondo, a cui manca qualcosa per esprimersi al meglio.

martedì 7 dicembre 2010

Casa mia casa mia, per moderna che tu sia...

Ebbene si, dopo aver fatto una marea di casette medievali o giù di lì ho iniziato la produzione di case moderne. Premetto che le istruzioni le ho trovato su Matakishi Tea Room un ottimo blog segalatomi da Gnotta, io ho solo seguito pedissequamente queste istruzioni, se gli fate una visita troverete un sacco di ottimo materiale. Tra l'altro in questo post metterò i link alle sue immagini, quindi se questa cosa vi interessa un salto vi toccherà farcelo per forza :P

Detto questo, all'opera. Intanto ho provato a usare il sughero come materiale portante, la trama è molto adatta a simulare quella delle mura, e devo dire che si lavora molto bene, anche se poi bisogna raccogliere un sacco di trucioletti.

Il palazzo è una struttura componibile, formata (allo stato attuale) da tre blocchi, ovvero piano terra, piani di mezzo, e tetto. Il palazzo ha una larghezza di 150x100mm, con una base di 150x150 per permettere un marciapiede.

Da Case

Partiamo dai piani di mezzo. Le pareti lunghe sono 150x80mm, le finestre hanno una luce di 15x20mm e ci sono 20mm di spaziatura dai muri e al centro. Per lo schema fatto bene cliccate pure qui. Le pareti corte sono 93x80mm. Per una maggiore stabilità e per creare un piano di mezzo ci sono quattro colonne alte 4cm sugli angoli. Il piano di mezzo ha un buco per poterlo rimuovere comodamente all'occorrenza. Dei listelli di legno servono come mensole. Nel progetto originale usa dei bellissimi mattoncini di plastica adesiva, non avendone per ora lascio stare, appena posso vedrò però di trovare qualcosa di equivalente.

Il piano terra ha i lati lunghi 150x60mm, e i corti da 93x60mm. Sul lato frontale la luce delle finestre è sempre 15x20mm mentre la porta è 20x30mm. La porta è posta a 20mm dal suolo, mentre sul retro c'è solo una porta, sempre 20x30mm. Di nuovo per lo schema completo cliccate qui. Con i pezzi avanzati dalla porta e dalle finestre si fa l'entrata e gli scalini. Con i listelli si incornicia la porta e si mettono le mensole alle finestre.

Ultimo, ma non meno importante il tetto. Il tetto è banalmente formato da quattro listelli di sughero, due 150x20mm e due 93x20mm. Un quinto listello 150x15mm serve da complemento. Di nuovo lui ha accesso a delle bellissime cornici della Likto, ma io non sono riuscito a trovarle per cui per ora non ci metto nulla (ma provvederò prima della pittura).

Prima che possa considerarsi finito mancano alcuni dettagli, ad esempio una entrata sul tetto, ma prima di fare questi penso sia meglio concentrarsi sul farne altre.


Da Case

lunedì 6 dicembre 2010

Fornace della Peste - la Struttura

Nonostante i tempi siano più lunghi di quello che mi aspettavo la fornace della peste procede spedita, e se tutto va bene entro l'Immacolata è finita! 

Da Skaven

Il risultato per ora mi soddisfa, aspetto di completare il tutto per fare gli ultimi ritocchi.
Il legno e i metalli sono fatti nello stesso modo del resto, fare tutte quelle placche è stato decisamente lungo ma l'effetto finale è molto bello (secondo me, ovviamente!). Le pietre sono state dipinte con una base Codex Gray + Chaos Black schiarite col Codex prima e il Fortress poi, con lo Skull White a profilare il tutto.

Da Skaven

Dopo aver montato quanto dipinto fin'ora devo dire che fa la sua figura, non vedo l'ora di finirlo.

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