lunedì 4 ottobre 2010

Diario di Gioco 66

Si impara di più dalla sconfitta che dalla vittoria.
Quindi la domanda alla fine diventa, ma quante ne sò? Scherzi a parte, bellissima partita a Warhammer Fantasy, una partita durante la quale abbiamo letteralmente sparecchiato le due armate, e in cui ho realizzato alcuni errori che devo tenere bene a mente di non rifare.

La partita è iniziata con una nota ilare, tiriamo per gli elementi ed esce il minimo sindacale, ovvero cinque elementi. Facciamo spallucce, tiriamo per cosa ed esce che il primo elemento è composto da tre edifici, due muretti e un pozzo... insomma al primo tiro abbiamo mezzo riempito il tavolo! Per fortuna i successivi tiri sono stati più tranquilli, con una collina, un cerchio magico e due torri... Insomma il tavolo era bello pieno, altro che sgombro.

Da Giocando 2010

Lo scenario era, di nuovo, Sangue e Gloria, per cui dobbiamo abbattere gli stendardi e sopratutto il Generale avversario. Di fatto per entrambi vuol dire che è necessario abbattere l'unità migliore dell'avversario col generale dentro, che non è proprio una passeggiata.

Perdo il tiro per lo schieramento e iniziamo a schierare, dal mio lato abbiamo la mia classica lista riadattata ai 2000 punti, per cui Re Akenon, il solito trio di Liche, 2x30 di arcieri, 25 guardie, 3 carri, 5 cavalleggeri, 2 scorpioni, 1 catapulta. Il mio avversario schierava Generale, Mago di secondo, 2 Preti, Ingeniere, Grandispade, Milizia, Flagellanti, 2x Archibugeri, Spadaccini, Pistolieri e due Mortai.

Da Giocando 2010

I movimenti d'avanguardia sono semplici, avanza con i pistolieri mentre io porto i cavalleggeri all'interno del centro urbano, nella speranza di dar fastidio al suo fianco. La partita inizia apparentemente in discesa, vince l'iniziativa nonostante io finisca di schierare prima, ma un mortaio esplode subito nonostante l'intervento dell'ingeniere, si vede che era destino! L'altro Mortaio non ha questi problemi, ma tutto sommato il tiro si rivela gestibile. Avanza con tutto il resto, minacciando da subito la mia fragile linea di battaglia.

Evito gli indugi, e lancio i carri alla carica dei Pistolieri, che decidono di fuggire. Ridirigo la carica verso i miliziani, per poco non è una carica sul fianco, ma purtroppo arrivo sul fronte. Per fortuna riesco a far muovere magicamente le guardie, che portano il loro contributo di ranghi e sopratutto del Re.
Commetto a questo punto il primo di due grossi errori che, piano piano, mi faranno perdere la partita.


Da Giocando 2010

Il primo è subdolo, lui piazza il mago all'interno di un edificio, assieme a una decina di fucilieri. Io avevo a portata di mano la catapulta e gli arcieri con lo stendardo delle fiamme... insomma avevo le armi ideali per spazzarli via in tempi brevi. E invece li ho ignorati, perché non aveva stendardi. Normalmente è corretto concentrarsi sugli obiettivi, ma in questo caso avevo la possibilità di togliergli un supporto importante, ottenendo il dominio della fase magica. Concentrandomi su altro non ho ottenuto risultati utili, e ho subito per tutta la partita la sua fase magica.

Ad ogni modo, la fase di magia e di tiro sono nella norma, mi concentro sui flagellanti dimezzando la sua unità. Nella fase di combattimento riesco a sconfiggere i miliziani che fuggono ma vengono raggiunti e schiacciati dai carri, che raggiungono e disperdono i pistolieri. Le guardie sfondano sull'edificio col mago, insisto nell'errore non sfruttando la possibilità di eliminare il mago, morale della favola resto nei pressi dell'edificio, prono alla sua vendetta.

Da Giocando 2010

Il suo tiro è diretto sui carri, che vengono spazzati via, e sull'unità di arcieri con lo Ierofante, sottovaluto le perdite e benché rigeneri blocchi di scheletri a profusione le perdite sono maggiori.

Gli spadaccini continuano ad avanzare, i flagellanti si girano verso il fianco delle guardie, le grandispade cominciano a girare attorno alla casa mentre i fucilieri col mago ne escono. 

Nel mio turno gli scorpioni escono malamente dal sottosuolo, il primo arriva sul fronte delle grandispade, mentre il secondo appare nell'angolo del tavolo. Decido di prendere il rischio con le guardie, e faccio il secondo grande errore... Non avevo nessuna unità a supportarle, e in Warhammer tutto si basa sulla sinergia delle unità, e questo vale in particolar modo per le mie unità, che di media sono più scarse delle altre.
Ad ogni modo espongo scioccamente il fianco contanto di agire in fase magica, cosa che avrei potuto fare se non avessi tirato un tifone per i venti della magia, morale della favola resto immoto dando il fianco ai Flagellanti... una situazione decisamente non invidiabile. Per fortuna lo scorpione sulle grandispade sopravvive, tenendole ferme un turno.
Nel suo turno i flagellanti caricano il fianco delle guardie mentre continua l'avanzata degli spadaccini e la pioggia di proiettili sull'unità di arcieri con lo ierofante.
Il combattimento vede perire molte guardie, sopratutto di risoluzione, ma reggo e passo il test per girarmi. Nel frattempo lo scorpione regge botta.

Nel mio turno ottengo il miglior risultato possibile, ovvero reintegro qualche perdita e resto in combattimento con un singolo Flagellante. In questo modo mi riparo dal suo tiro, con la quasi certezza di vincere il combattimento e riformare nel suo turno. La catapulta e il tiro nel frattempo hanno ridotto gli spadaccini a quindici modelli.

Nel suo turno puntualmente succede quanto speravo, ma anche lo scorpione viene spazzato via. Riesce anche a ridurre al solo Alfiere l'unità di arcieri con lo Ierofante, mentre gli spadaccini caricano l'altra unità. Confesso di aver sopravvalutato gli spadaccini, benché più abili dei miei scheletri sono troppi pochi, e solo grazie alla prodezza marziale del Prete tengono botta. Non riesco a passare il test per riformare per cui resto come orda ma senza ranghi.

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Mio turno, dò il colpo di grazia alla partita caricando con le Guardie le sue Grandispade... mea culpa, ho dimenticato che le mie truppe d'elité hanno le statistiche delle sue truppe base, per cui un confronto con la sua truppa d'elitè era decisamente fuori luogo. Ha questo sommate qualche tiro sbagliato, ed ecco che in un paio di turni la mia unità svapora di risoluzione assieme ad Akenon, lasciando la vittoria nelle capaci mani imperiali e una dura lezione da apprendere per me.

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